T25 LAT ITA - La creatività

L'ET DI AUGUSTO T25 La creatività tratto da Ars poetica 131-152 latino italiano Nel passo qui proposto, tratto dall Ars poetica (la cosiddetta Epistula ad Pisones, Epistola ai Pisoni ), è affrontato uno dei temi culturali più dibattuti a Roma: l originalità della nuova letteratura rispetto al patrimonio ereditato dalla tradizione. Secondo Orazio, un opera letteraria può risultare innovativa rispetto ai modelli del passato non se il suo autore è in grado di trovare un tema nuovo, ma se è capace di trattare in modo letterariamente efficace temi già noti. Per esemplificare questo ideale di equilibrata originalità, Orazio cita il caso emblematico di Omero. Pu bl ca ma te r e s | pr va t iu r s e r t, s Metro: esametri Publica materies privati iuris erit, si non circa vilem patulumque moraberis orbem, nec verbo verbum curabis reddere fidus interpres, nec desilies imitator in artum, 135 unde pedem proferre pudor vetet aut operis lex; nec sic incipies, ut scriptor cyclicus olim: «Fortunam Priami cantabo et nobile bellum . Quid dignum tanto feret hic promissor hiatu? Parturient montes, nascetur ridiculus mus. 140 Quanto rectius hic, qui nil molitur inepte: Una materia di pubblico dominio diventerà qualcosa di privato se non indugerai intorno a un repertorio dozzinale e trito; se nella resa non rispecchierai, come un traduttore troppo diligente, parola con parola; se non t invischierai in un imitazione prona, da cui la soggezione o le norme stilistiche ti vietino d uscire; se non esordirai, come quel poeta ciclico d un tempo: «La rovina di Priamo canterò, e la famosa guerra . E che cosa mai presenterà il millantatore, che sia degno d una tale vanteria? Si sgraveranno le montagne, e nascerà ridete: un topolino! Quanto meglio s esprime colui che nulla intraprende banalmente 131-137. Publica materies bellum Publica materies: la materia è detta di pubblico dominio , con un uso di publicus che echeggia il suo valore etimologico (da poplicus, del popolo ). privati iuris: genitivo di qualità, è formula giuridica per indicare la proprietà privata ; la frase costituisce l apodosi di un periodo ipotetico dell oggettività, resa con l indicativo futuro semplice (erit). si orbem: lett. se non perderai tempo (non mora beris) intorno a un cerchio largo e comune ; è la prima protasi del periodo ipotetico iniziato al v. 131. nec interpres: lett. 334 se non ti sforzerai di rendere parola con parola (verbo verbum reddere) [come] un traduttore fedele ; seconda protasi del periodo ipotetico. nec desilies: è la terza protasi del periodo ipotetico. operis lex: segna un ritorno al linguaggio giuridico del v. 131, ma designa qui le leggi di un genere letterario. nec sic incipies: quarta protasi del periodo ipotetico. 138-142. Quid dignum urbes Quid hiatu: che cosa potrà mai produrre colui che promette grandi cose? . Hic promis sor significa letteralmente questo promettitore ; hiatu, da hiatus, -us, designa propriamente l apertura della bocca e sembra qui rappresentare icasticamente un enunciazione pomposa e dai toni eccessivi. Parturient mus: partoriranno le montagne, nascerà un ridicolo topo ; all interrogativa diretta del v. 138 segue questa metafora* sentenziosa di carattere favolistico (la montagna che partorisce un topolino), risalente alla tradizione esopica. Quanto inepte: Orazio si riferisce a Omero (hic), autore dell Odissea (di cui cita l incipit ai versi successivi), qui intesa come modello di poesia priva di elementi superflui e sbavature.

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea