Tua vivit imago - volume 2

L autore Orazio in breve La tematica amorosa L amore descritto nelle Odi è un sentimento sempre pacato e disciplinato dal modus. Per Orazio occorre darsi alla passione amorosa prima che sia troppo tardi, cioè nel fiore della giovinezza, per due ragioni: opporsi è sbagliato, perché quando la bellezza fisica inizia a sfiorire gli amanti si volgono altrove e si rimane soli (questo, per esempio, viene prospettato da Orazio a una fanciulla di nome Lidia nell ode I, 25 à T14); inoltre, rimandare i piaceri amorosi all età senile rende patetici, perché inseguendo da anziani gli amori giovanili ci si espone al pubblico ludibrio (questa la condizione di una madre che pretende di competere in amore con la figlia nell ode III, 15). Da qui i frequenti rimproveri di Orazio a giovani fanciulle riottose e ostili all amore, come la Cloe dell ode I, 23 (à T26) o la Làlage dell ode II, 5. Orazio mette in guardia dagli amori smisurati, descrivendone sintomi (inattività, gelosia) e conseguenze (delusione, tristezza): per esempio il giovane Sìbari dell ode I, 8 è talmente innamorato di Lidia che smette di dedicarsi al suo sport; la ragazza protagonista dell ode III, 12 soffre a tal punto le insidie di Cupido che la sua attenzione è continuamente distolta dalla filatura. Consapevole, quindi, degli effetti disorientanti di un sentimento non equilibrato, Orazio si spinge talvolta al rifiuto dell amore: così nell ode I, 5 (à T11, la prima di tematica amorosa nella raccolta), che vede il poeta fiero di non essere più vittima di amori devastanti paragonarsi a un naufrago scampato alla morte; così anche nell ode III, 26, in cui il poeta, forse perché ormai indebolito dall età, rassegna le sue armi a Venere, al pari di un artigiano che, ormai invecchiato, offre gli strumenti del suo mestiere al dio protettore. Non sono però rinunce definitive: Orazio sa benissimo che il ritorno di fiamma è sempre in agguato (I, 19; IV, 11 à T21). E soprattutto egli sa che l amore è mutevole e imprevedibile (sbaglia, quindi, a suo avviso, l amico Tibullo nel soffrire troppo per la sua amata, che gli preferisce uno più giovane di lui, come si legge nell ode I, 33) e non conosce barriere sociali: per questo, nell ode II, 4, egli esorta Xantia a non provare vergogna del proprio sentimento per una schiava. L amore cantato La tematica civile Seppure disincantato e malinconico, attratto più dalle fragilità dell uomo che dalla grandezza delle sue imprese, Orazio non rinuncia alla trattazione di temi ideologicamente più impegnati. Vi si accosta però con lo sguardo maturo del saggio, che sa quali inganni si annidano in qualsiasi successo politico o militare. Da alcune odi (I, 6 dedicata ad Agrippa; II, 12 a Mecenate; IV, 15) si evince che egli viene spesso esortato a farsi cantore delle gesta di Augusto e delle glorie del suo principato; ma a tali pressioni egli risponde quasi sempre con garbati rifiuti (recusationes), se si eccettua il caso di due epinici (componimenti lirici per la celebrazione di una vittoria) richiesti da Augusto e dedicati alle vittorie dei suoi figliastri Druso (IV, 4) e Tiberio (IV, 14) sulle genti alpine dei Reti e dei Vindèlici nel 15 a.C. Tali rifiuti sono dovuti al fatto che Orazio si considera inadeguato ai compiti richiesti e capace soltanto di una lirica più intima e raccolta (I, 6, 1; II, 12, 1-4; IV, 15, 1-4). Tuttavia la lirica greca aveva conosciuto una grande tradizione di impegno politico e Orazio avverte un attrazione per i compiti civili e per la trattazione di temi ideologicamente Pur essendo Orazio da Orazio è un sentimento misurato di cui bisogna godere quando si è giovani. L amore smisurato ed eccessivo va invece evitato, per i suoi effetti sconvolgenti. Thomas Couture, Orazio e Lidia, XIX secolo. Baltimora, Walters Art Museum. poeta intimo, non mancano nella raccolta delle Odi riflessioni civili sul periodo storico in cui è immerso. 231

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Età augustea