Tua vivit imago - volume 2

Gaetano Previati, La danza delle Ore (particolare), 1899. Milano, Galleria di Piazza Scala. La vastità della produzione letteraria di Orazio rispecchia il suo pensiero poliedrico. a dottrine e correnti di pensiero quanto si confaccia al proprio orientamento morale. Il senso della misura e l angulus del poeta La maturità con cui Orazio guarda alle vicende umane muove da una piena consapevolezza delle inquietudini e delle contraddizioni che tormentano indistintamente sia gli umili che i potenti. Egli cerca di raggiungere un equilibrato e distaccato senso della misura (modus), illustrato da numerosi passi della sua opera: est modus in rebus, «esiste, nelle cose, una misura (Satire I, 1, 106); Hoc erat in votis: modus agri non ita magnus, «Sì, era questo che desideravo: un pezzo di terra non troppo grande (Satire II, 6, 1); auream mediocritatem, «l ideale via di mezzo (Odi II, 10, 5), come antidoto contro il morso degli affanni (Odi II, 11, 18). Questo ideale ha una sua configurazione spaziale e simbolica nell angulus (Odi II, 6, 14), un luogo circoscritto o un contesto appartato, in cui il poeta trova rifugio, coltiva i rapporti di amicizia e può «assaporare il dolce oblio della vita affannata (Satire II, 6, 62), sia che si tratti della natìa Venosa che della villa in Sabina, o di un convito. Questa scelta di vita implica una sentimento di paura e vulnerabilità: per Orazio varcare la soglia dell angulus comporta il rischio di addentrarsi in spazi ostili e forieri di morte. E il poeta guarda con terrore non soltanto a ciò che fisicamente sta al di là dello spazio dell angulus, ma anche a ciò che, sul piano temporale, va oltre il momento presente. Tale stato d angoscia deriva dall incertezza del futuro e si identifica, in ultima istanza, con la paura della morte: un limite drammatico, che il poeta spera di aggirare ponendosi sotto l egida protettiva della poesia (non omnis moriar, «non morirò del tutto , Odi III, 30, 6). L ideale dell autosufficienza e la modernità di Orazio Questo ideale si fonda sul principio del dominio di sé e del bastare a sé stessi (autàrkeia, autosufficienza , o sufficientia sui), un concetto di matrice filosofica, che in Orazio non si estrinseca nella forma dell ascetismo asociale, ma si traduce in una ricerca in sé stesso delle ragioni di una felicità indipendente dal mondo esterno. In questo atteggiamento si coglie la straordinaria modernità di un poeta che ancora oggi invita i suoi lettori a uno stile di vita autonomo e autosufficiente, libero tanto dai pregiudizi intellettuali quanto dalle convenzioni sociali: una lezione, questa, che non deriva da astratte teorizzazioni, ma dalla propria esperienza di vita, cui Orazio ha saputo dare espressione come pochi altri poeti prima e dopo di lui; e una lezione non si traduce in una predica moralistica, ma in un dialogo con i lettori presenti e futuri, che nella sua poesia continuano a vedere rispecchiate e a riconoscere ancora oggi le loro stesse ansie, speranze, delusioni, consolazioni. 215

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea