T4 - Il “circolo della vita” (E. Lee Masters, Antologia di

PERCORSI TEMATICI 225 ti ho restituito ai superni già sulla soglia stessa della morte? Dove sono i premi alla pietà, dove gli onori alla pietà dovuti? Sono andati a vuoto: si è allontanata dai campi la Giustizia e con lei l antica Fede. Vidi il fato incombente di un altro, non curandomi affatto del mio. (trad. M.G. Iodice) DI TESTO IN TESTO Soggettista e sceneggiatore cinematografico, oltre che narratore, Luigi Malerba (1927-2008) arricchisce di un intenso timbro surreale e onirico la matrice realistica delle storie che racconta. Nel suo secondo romanzo, per esempio, dal titolo Il serpente (1966), racconta la vicenda di un uomo che raccoglie ossessivamente francobolli e vive secondo una prospettiva straniante; quando nella sua vita irrompe l amore con Miriam, viene preso da un assurda gelosia, che lo porta ad avvelenare l amante e poi a cibarsi del suo cadavere: preso dal rimorso, in una dimensione che oscilla tra sogno e realtà, cerca di farsi dire dalla donna che cosa accade nell aldilà. Consegna infine la sua confessione a un commissario di polizia, che non riesce a tener dietro alle sue sghembe ricostruzioni dell accaduto. FINO A TE ESERCIZIO ONLINE Leggi su myDbook il brano tratto dal Serpente di Malerba e poi mettilo a confronto con il passo del Culex: per quanto le situazioni siano diverse, in entrambe i morti (la zanzara e Miriam) hanno modo di interloquire con i loro assassini, benché soltanto nella cornice di un sogno. Scrivi poi un testo di massimo 50 righe in cui immagini di parlare, sempre in una dimensione onirica, con qualcuno ucciso per errore in un incidente d auto. T4 Il circolo della vita Edgar Lee Masters Antologia di Spoon River Nel 1915 l avvocato e poeta statunitense Edgar Lee Masters (1869-1950) pubblicò l Antologia di Spoon River, raccolta di brevi componimenti nei quali, ispirandosi agli epitaffi riuniti nell Antologia greca (raccolta di epigrammi di età classica, ellenistica e bizantina compilata nel XIV secolo da Massimo Planude), trac cia una serie di ritratti nella forma di epigrafi sepolcrali in cui è lo stesso defunto a parlare di sé in prima persona di decine di personaggi, in parte derivati dai tipi umani osservati nei tribunali nel corso della sua attività professionale. In quello che qui riportiamo il defunto, Conrad Siever, dichiara di non aver voluto farsi seppellire in un cimitero, dove i resti del corpo sarebbero rimasti sterili e la comunione tra i vivi e i morti è soltanto illusoria, bensì sotto il melo nel suo giardino, per poter così tornare alla terra ed entrare nel circolo della vita : le future mele saranno, così, degli epitaffi viventi, nei quali egli continuerà a vivere. 210

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea