BRANI CRITICI

BRANI CRITICI 1. Andrea Cucchiarelli Mimesi e soggettivismo nelle Bucoliche Il latinista Andrea Cucchiarelli, esperto della letteratura augustea e, in particolare, di Virgilio e Orazio, nella sua Introduzione a una recente edizione delle Bucoliche (con traduzione di A. Traina e ricchissimo commento dello stesso Cucchiarelli), dedica un paragrafo al tema Il poeta, i pastori, la mimesi. Ne riportiamo uno stralcio particolarmente illuminante, in cui si spiega come il policentrismo proprio dell Eneide consistente nel cambiamento frequente dei punti di vista sulla realtà, osservata con gli occhi e con la sensibilità di personaggi sempre diversi sia anticipato dall adozione precoce di una tecnica analoga nelle Bucoliche. 5 10 15 Comprendere il PENSIERO CRITICO 20 1. Che legame c è, secondo il critico, tra la rappresentazio25 ne frammentaria dei paesaggi da parte di Virgilio e la pittura romana a lui contemporanea? 2. Oltre a Teocrito, 30 da quale altra fonte può aver tratto ispirazione Virgilio per le Bucoliche? [Nelle Bucoliche] Virgilio sperimenta precocemente quella tecnica del punto di vista che gli riuscirà preziosa nel dar vita ai grandi protagonisti dell Eneide. Il risultato è che il paesaggio si compone di singoli dettagli o azioni, non si dispiega in un insieme spaziale organico, che il poeta offra nella sua interezza al lettore: una macchia di cespugli, un gruppo di rocce e una rupe, la palude che invade i campi, i comignoli fumanti e le ombre dei monti, ovvero l antro che accoglie i cantori, il rientro dei buoi alle stalle, un antico sepolcro. Sono, questi, tutti frammenti di un mondo più ampio ma indefinito, che giungono all immaginazione del lettore perché sono stati filtrati da una sensibilità bucolica. Gli elementi di realtà che si aggiungono ecloga dopo ecloga appartengono a uno spazio che resta comunque parcellizzato, percepito in funzione del soggetto che osserva e del suo punto di vista. Tale tecnica mimetica può trovare dei riscontri interessanti nelle purtroppo scarse, ma significative testimonianze della coeva pittura romana, in particolare nelle sue varietà più propriamente paesaggistiche [ ]. Anche senza addentrarsi in confronti dettagliati, tanto più difficili viste le incertezze di cronologia e contesto, appare chiaro che quando Virgilio offre all immaginazione del lettore frammenti di paesaggio rurale, talvolta rapidi bozzetti di vita agreste (la caccia, o anche il lavoro agricolo), si trova in consonanza con un gusto già diffuso nella cultura pittorica [ ]. L esperienza figurativa contemporanea rendeva tanto più familiari e graditi i soggetti della poesia bucolica, e, a sua volta, l opera di Virgilio dovette contribuire all ulteriore affermarsi di un tale gusto. A una tecnica mimetica così attenta nella rappresentazione del mondo extra-urbano non si può negare la componente di puro divertimento, per quanto Virgilio resti lontano da alcune punte teocritee: probabilmente il poeta delle Bucoliche si sarà aspettato di ridestare qui e là, con le vicende di suoi pastori, almeno un sorriso tra il pubblico privilegiato degli amici letterati. Non inopportunamente gli interpreti hanno chiamato a riscontro la commedia, con cui le Bucoliche in effetti talvolta condividono una leggerezza umoristica, oltre ad alcuni tratti colloquiali dello stile. del resto notizia antica, e nell insieme attendibile, che alcune ecloghe fossero messe in scena da celebri attori. Ma forse la miglior testimonianza resta quella di Orazio, che attribuisce alle Muse italiche di Virgilio, le Camene, un gusto molle e faceto (sat. I, 10, 44 molle atque facetum). Molto probabilmente Asinio Pollione, protettore di Virgilio e uno tra i suoi primi e più rilevanti lettori, avrà ricordato quanto il rus apparisse, invece, infacetum (o inficetum) a Catullo, 22, 14: riscattarlo da tale nomea fu una tra le scommesse, poetiche ma anche mondane, del giovane, audace poeta di Mantova. (Publio Virgilio Marone, Le Bucoliche, introduzione e commento di A. Cucchiarelli, traduzione di A. Traina, Carocci editore, Roma 2017) 189

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea