Tua vivit imago - volume 2

L ET DI AUGUSTO 825 Corri, e riferisci a Turno questo estremo messaggio: entri in battaglia e difenda la città dai Troiani. E ora addio . Insieme con queste parole abbandonava le redini, scivolando involontariamente a terra; a gradi si sciolse fredda da tutto il corpo e posò il languido 830 collo e il capo preso dalla morte; le armi la lasciano, 12 e la vita con un gemito fugge dolente tra le ombre. (trad. L. Canali) 12. a gradi... tra le ombre: Virgilio descrive il congedo di Camilla non come la morte di un nemico, ma come una morte eroica, non senza una personale espressione di protesta per l ingiusto destino toccato alla ragazza («dolente , nel testo latino si legge indignata). Il v. 831 (in latino vitaque cum gemitu fugit indignata sub umbras) tornerà identico nel dodicesimo libro, al v. 952, proprio alla conclusione del poema, per descrivere la morte di Turno (à T25). Analisi del testo Camilla, decus Italiae virgo Che la poesia di Virgilio sia poesia dei victi è confermato dalla notevole presenza nel poema del tema della morte: sia che si abbatta sui compagni di Enea, sia che colpisca i suoi nemici, lo sguardo del poeta si posa su di essa con invariata pietas. Le morti che più suscitano un profondo senso di drammaticità sono quelle dei giovani eroi, richiesti quasi come vittime sacrificali dalla guerra; i lutti ante diem con i quali cala un velo di tristezza sul poema sono numerosi, già a partire dall annuncio della morte prematura di Marcello nel sesto libro, a cui fanno seguito le morti di Eurìalo e Niso (à T21 e T22), di Evandro, di Lauso (à T23), infine di Turno (à T25). La figura di Camilla è particolarmente suggestiva. Non a caso vi si ispirerà Torquato Tasso per il personaggio di Clorinda nella Gerusalemme liberata (XII, 49-72). Definita decus Italiae virgo da Turno (Eneide XI, 508), è una donna lontana dal modello della matrona romana: abile atleta, straordinaria cacciatrice, valorosa guerriera. Consacrata a Diana, è la dea stessa, in un ampio excursus (XI, 532596), a descrivere la sua vita, dall infanzia turbolenta all età matura, dedita alla castità, alle armi e alla caccia. Camilla, però, è anche una fanciulla non immune da vanità femminile. La sua stessa morte è determinata dall ingenuo desiderio di entrare in possesso delle armi del sacerdote Clòreo, che la 182 à Diana, pittura murale. I secolo d.C. spinge a esporsi in battaglia in modo imprudente e con esito fatale. Il suo ritratto si lascia accostare, per alcuni aspetti, a quello di Didone. Anche in questo caso, infatti, Virgilio è stato capace di cogliere, con delicata introspezione, le più autentiche atmosfere connesse al mondo femminile: come Didone, anche Camilla ha una donna con cui si confida, Acca, e al pari della regina

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Età augustea