L’Eneide

L ET DI AUGUSTO L Eneide T14 L incipit del poema tratto da Eneide I, 1-11 latino Il proemio dell Eneide presenta al lettore, fin dai primi versi, tutti gli elementi e i momenti essenziali del poe ma, in una sorta di sommario iniziale. Esso risente dell influenza dei poemi omerici ma non manca dell o riginale apporto virgiliano: l opera si apre infatti con la propositio (vv. 1-7), dedicata alla dichiarazione dei temi affrontati (la guerra e i viaggi di un profugo troiano, designato dal Fato come fondatore di una nuova, gloriosa città in Italia), e solo al v. 8 compare l invocazione alla Musa (vv. 8-11) che apriva invece l Iliade e l Odissea. Metro: esametri 5 Arma virumque cano, Troiae qui primus ab oris Italiam fato profugus Laviniaque venit litora, multum ille et terris iactatus et alto vi superum, saevae memorem Iunonis ob iram, multa quoque et bello passus, dum conderet urbem inferretque deos Latio; genus unde Latinum Albanique patres atque altae moenia Romae. Musa, mihi causas memora, quo numine laeso 1-3. Arma litora Arma virumque cano: canto le armi e l uomo . L incipit* dell Eneide ha acquisito nei secoli quasi uno statuto autonomo; basta pensare come già in età assai prossima all autore fosse trascritto più volte sui muri di Pom pei. Esso compendia i due aspetti princi pali dei poemi omerici, perché arma rinvia alla guerra, tema centrale dell Iliade, virum ai viaggi di un uomo, argomento dell Odis sea; in particolare, virum riproduce àndra del testo omerico, che però Virgilio non può collocare in posizione iniziale per la quantità breve della prima sillaba (v rum). Il lettore dell Eneide scoprirà che Virgilio decide di invertire le tematiche omeriche annunciate: prima tratterà dei viaggi, poi di una guerra, finalizzata, però, non alla distruzione, ma alla costruzione di una città (Roma, nuova Troia). Cano è verbo proprio della poesia più elevata, già usa to da Virgilio in ecloga I, 56 e 77 (à T2), in ecloga IV, 1 (à T3) e in Georgiche I, 5. Troiae litora: che per primo dai lidi di Troia venne in Italia (Italiam, accusati vo di moto a luogo senza preposizione), profugo per il fato (fato, ablativo di cau 140 qu pr mu A rma v ru mque ca no , | Tro iae s a b o r s sa; il termine si riferisce concettualmente sia a profugus sia a venit) e alle spiagge lavinie (Lavinia litora, altro accusativo di moto a luogo senza preposizione) ; si tratta di una proposizione relativa impre ziosita dall anastrofe* (Troiae qui) e da un raffinato iperbato* fra Troiae e oris. Enea è il primo a toccare il suolo italico perché Antènore, altro profugo troiano, ricordato da Virgilio in Eneide I, 242-249 come fon datore di Padova, era giunto in Veneto, regione non facente parte dell Italia. Nota come il viaggio di Enea non abbia, inizial mente, una meta nota al protagonista, a differenza di quello di Odìsseo, che deve tornare al suo punto di partenza, cioè a Itaca: soltanto nel sesto libro Enea sco prirà verso quale terra dirigersi. 3-7. multum ille Romae multum: la ripetizione di multus (multum, multa), rafforzato, ai versi successivi, da tot (vv. 9-10) e Tantaene (v. 11), rimarca la difficol tà e l abbondanza delle prove affrontate da Enea. alto: sottintende mari; con terris costituisce un complemento di moto per luogo in ablativo: per terra e per mare . vi superum: dalla potenza degli dèi (su Audio LETTURA perum = superorum). saevae iram: a causa dell ira memore della crudele Giu none . Nota l ipallage* per cui memorem, logicamente da riferirsi alla dea, è invece grammaticalmente concordato con iram. dum conderet Latio: finché ebbe fon dato la città e portato gli dèi nel Lazio . Urbem è Lavinio, città che Enea fonderà in onore della nuova moglie Lavinia, figlia del re Latino, e che dal 338 a.C., come attesta Varrone (De lingua Latina V, 144), sarà nota come sede del culto di Enea e dei Penati (gli dèi qui menzionati). genus unde: anastrofe. Albani patres: riferi mento ad Alba Longa, fondata da Asca nio (Iulo), il figlio di Enea. 8-11. Musa caelestibus irae? Musa: dopo l enunciazione dell argomento del poema nei primi sette versi (propositio), Virgilio invoca adesso Calliope, musa della poesia epica. Nota come alla Musa Virgilio non chieda soltanto di narrare gli eventi (come avveniva nell epica omeri ca), ma anche di spiegare le cause (mihi causas memora) di quegli eventi, e preci samente, come si legge nei versi seguen ti, i motivi che hanno spinto la regina degli

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea