Tua vivit imago - volume 2

L autore Virgilio L identità del vecchio di Còrico Si è spesso ten tato di risalire all identità del vecchio giardiniere di Còrico. Fra tutte le interpretazioni proposte, la più suggestiva è quella derivante da una notizia antica, purtroppo non verificabile, secondo cui il vecchio sa rebbe uno dei pirati che sopravvissero alla campagna di Pompeo del 67 a.C., poi deportati in varie città dell Italia meridionale. A questo ex pirata provenien te dalla Cilicia sarebbe stato assegnato un podere di scarsa qualità, non concesso ai veterani in quan to considerati meritevoli di terre migliori. Alla luce di questa notizia, il brano andrebbe letto e contestua lizzato nell àmbito della politica augustea volta alla promozione del ripopolamento delle campagne ita liche, frequentemente abbandonate dai coloni: con l esempio del vecchio di Còrico Virgilio spiegherebbe ai veterani come far fruttare la terra, anche in condi zioni di sterilità. Tuttavia è assai rischioso forzare i versi con inter pretazioni che si fondino su elementi extratestuali, non verificabili. Semmai i grandi temi politici e socia li legati al regime di Augusto possono agevolare la comprensione del brano, che andrebbe più oppor tunamente inteso come un esortazione ideologica alla valorizzazione della piccola proprietà agricola italica: una delle peculiarità del vecchio di Còrico è, infatti, l autosufficienza, che risponde a un modello di gestione economica autarchica fortemente caldeg giata dalla politica augustea; un sistema economico incentrato sulla perfetta indipendenza, redditizio ed estraneo allo spreco. Anche da questa visione, però, sono derivate letture, spesso, fuorvianti, come quel la, già antica, che coglie nella figura del vecchio di Còrico il prototipo del giardiniere; o come quella che vede nella descrizione del personaggio una sorta di allegoria del saggio neopitagorico, date l ambienta zione tarentina dell episodio virgiliano e la ben nota predilezione dei seguaci di Pitagora (sostenitori della metempsicosi) per una dieta vegetariana. In realtà, anche in questi casi, è alto il rischio di travisamenti di senso: non si deve dimenticare, infatti, che l aspira zione all autosufficienza era un ideale comune a tante correnti filosofiche di origine ellenistica, non solo al pitagorismo. La lettura, forse, più autentica del brano è quella che tiene conto della visione che Virgilio offre ades so del lavoro, presentato dal poeta come ars, cioè un abilità , una tecnica utile e bella. Il vecchio di Còrico, infatti, non è soltanto tenace e laborioso nel rendere quanto più produttivo possibile il suo terreno, ma è anche guidato dal culto dell armonia nella sele zione e nella disposizione delle piante. L intero brano si configura così come una digressione sulla fatica dei campi, intesa come un attività ingegnosa, da svolgere in serenità e armonia: un immagine in netto contrasto con la tragica e cupa peste del Nòrico, de scritta a chiusura del terzo libro del poema (à T10). Giardino (particolare), affresco del 20-10 a.C. Roma, Museo Nazionale Romano. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Qual è, fuor di metafora, il significato dei vv. 116-117? Quale espediente retorico preparano? 2. Riassumi in non più di dieci righe il contenuto del nucleo centrale del passo. 3. Come si collega l excursus al contenuto dell intera opera? 133

Tua vivit imago - volume 2
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Età augustea