Tua vivit imago - volume 2

L autore Virgilio Iulia qua ponto longe sonat unda refuso Tyrrhenusque fretis immittitur aestus Avernis? 165 Haec eadem argenti rivos aerisque metalla ostendit venis atque auro plurima fluxit. Haec genus acre virum, Marsos pubemque Sabellam adsuetumque malo Ligurem Volcosque verutos extulit, haec Decios Marios magnosque Camillos, 170 Scipiadas duros bello et te, maxime Caesar, qui nunc extremis Asiae iam victor in oris imbellem avertis Romanis arcibus Indum. Salve, magna parens frugum, Saturnia tellus, magna virum: tibi res antiquae laudis et artem 175 ingredior sanctos ausus recludere fontis, Ascraeumque cano Romana per oppida carmen. à Saturnia Tellus, particolare dell Ara Pacis, 13-9 a.C. Roma, Museo dell Ara Pacis. Agrippa, suo ammiraglio, il portus Iulius, per collegare il lago Lucrino (nei pressi di Cuma, nell area campana) con il lago d A verno (considerato uno degli accessi agli Inferi à T19), fortificandone l istmo con una diga. Si tratta di un elemento cronolo gico interessante per datare le Georgiche. Iulia refuso: dove l onda giulia (= del porto Giulio) risuona del riflusso dei flutti . Tyrrhenusque Avernis?: e [dove] il Tir reno che ribolle penetra nel lago d Averno . Fretis Avernis è dativo in luogo di in + accusativo. Haec eadem ostendit: a Haec eadem sottintendi tellus: questa me desima [terra] mostra (ostendit) filoni d ar gento e miniere di rame . venis: ablativo di stato in luogo senza preposizione. atque fluxit: e fluì ricchissima d oro . Il soggetto è Haec eadem del verso precedente. 167-172. Haec genus Indum Virgi lio loda adesso i gloriosi popoli italici che avevano strenuamente difeso la propria indipendenza fino alla guerra sociale, con clusasi nell 88 a.C. Il poeta, celebrandone le virtù e inserendo sorprendentemente fra di essi la celebrazione di Roma, quasi con l intento di sottolineare l unità di tutti i popoli d Italia, sviluppa un elenco ca ratterizzato da una sorta di movimento ascendente (vv. 167-172), fino ad arrivare a Ottaviano. Gli antichi popoli passati in rassegna da Virgilio sono: i Marsi (abitan ti dell Abruzzo centrale); i Sabini; i Liguri; i Volsci; i Deci (tre personaggi con lo stesso nome: Publio Decio Mure), morti in batta glia dopo aver votato la propria vita agli dèi (devotio) durante le guerre contro i San niti; Gaio Mario, vincitore su Giugurta, sui Cimbri e sui Teutoni; Camillo, che nel 396 a.C. cacciò i Galli da Roma; gli Scipioni (Publio Cornelio, responsabile della vittoria di Zama, e Scipione Emiliano, distruttore di Cartagine nel 146 a.C.). acre: per enalla ge* è concordato con genus, ma si può ri ferire concettualmente a virum (= virorum). verutos: il termine designa le spade corte dei Volsci. Scipiadas: la forma con la desi nenza greca è preferita metri causa a Sci piones. Caesar: Virgilio si rivolge qui a Ot taviano. Il ricorso all appellativo Caesar ha fatto ipotizzare che questi versi siano stati aggiunti dopo la vittoria di Azio (31 a.C.). extremis in oris: l anastrofe* e l iperba to* sembrano sottolineare la distanza delle regioni d Asia. imbellem Indum: tieni lontano l imbelle Indo dalle rocche roma ne . Imbellem Indum è singolare collettivo, indicante qui tutti i popoli d Asia, secondo la communis opinio effeminati e inadatti alla guerra; non è esclusa un allusione ai risultati della vittoria di Ottaviano ad Azio. 173-176. Salve carmen la celebre apostrofe* conclusiva, in cui sono rias sunte le lodi dell Italia già sviluppate nei versi precedenti. Saturnia tellus: l Italia è così definita per l ospitalità che vi trovò il dio Saturno (il Crono dei Greci) quando gli fu sottratto il trono dal figlio Giove. Nota la prosopopea* dell Italia. virum: forma sincopata di virorum, in omeoteleuto* con il precedente frugum. tibi ingredior: in tuo onore (tibi, dativo di vantaggio) incedo fra argomenti di antica lode e arte . Virgi lio si presenta come il primo a celebrare l agricoltura, arte gloriosa e antica, in li nea con la restaurazione augustea. Sot to il profilo retorico, il poeta sviluppa qui il motivo letterario dell ego primus, ben evidenziato da ingredior. fontis: equiva le a fontes. Sono le sorgenti metaforiche della poesia. Ascraeumque carmen: e canto un carme d Ascra per le città ro mane . Ascra è città della Beozia, patria di Esiodo, vicina all Elicona, monte sacro alle Muse. Virgilio rivendica qui il merito di avere trasposto per primo, in latino, la poesia di Esiodo. 121

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea