Percorsi tematici Treccani

Il ruolo sociale dell educazione Henri-Jules-Jean Geoffroy, In classe Il lavoro dei piccoli, 1889. Parigi, Ministère de l ducation Nationale. Se, tuttavia, molto spesso la letteratura adotta il punto di vista degli scolari, non bisogna dimenticare la figura del maestro. Nel brano della settima satira di Giovenale ( T3) si può osservare uno spaccato molto concreto della vita del pedagogo, sottoposto a pressioni e pretese da parte della società sia per quanto riguarda il suo ruolo con i ragazzi, sia per la sua preparazione, e ricompensato con uno stipendio del tutto inadeguato. Se da un lato, dunque, il maestro poteva esercitare un forte potere coercitivo sui suoi alunni, anche le difficili condizioni in cui era costretto a svolgere il suo lavoro sono degne di nota. L'educazione come parte di un processo politico L educazione dei figli può sembrare una questione privata e interna alle famiglie. In realtà, essa costituisce un ambito della società molto considerato a livello politico, e capace di riflettere le intenzioni e la visione della società dei governanti. Dell importanza che l educazione aveva per Augusto ci informa, anni dopo, Svetonio ( T4), nella biografia a lui dedicata. Il principe, infatti, si occupa con scrupolosità dell istruzione dei suoi nipoti, arrivando a impartire loro lezioni di persona. Augusto, tuttavia, non manca di intervenire anche nell edu- cazione delle ragazze. Il controllo sulla vita delle giovani donne, e ancora di più sulla vita di quelle appartenenti alla sua famiglia, era capillare da parte di Augusto e inserito in un preciso progetto politico: è noto, in particolare, il caso della condanna all esilio da parte di Augusto della propria stessa figlia, Giulia. Il racconto di un anno scolastico La scuola è anche il luogo in cui bambini e ragazzi imparano a relazionarsi con l altro, a coltivare il rispetto, l impegno, e a sperimentare esperienze formative per la vita adulta. Questo accade ai giovani protagonisti di Cuore di Edmondo De Amicis, romanzo in forma di diario che racconta le vicende di un intero anno scolastico con la voce di un ragazzino di terza elementare, Enrico Bottini, nella Torino di fine Ottocento. Il brano antologizzato ( T5) dà modo di conoscere i compagni di Enrico, ognuno con il suo ruolo e la sua lezione da imparare. Molti deridono e prendono di mira un compagno di classe e, quando questi reagisce mettendosi nei guai, rimangono stupiti nel vedere che qualcuno cerca di difenderlo prendendosi la colpa. Sarà il maestro, tuttavia, a ristabilire le responsabilità e impartire un insegnamento. 81

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Educazione civica per la letteratura latina