Percorsi tematici Treccani

Riti, feste, tradizioni 10 15 20 25 30 35 Siamo all arena della Real Maestranza di Siviglia, dove si svolge una delle tante corride che insanguinano ancora grande parte della Spagna e pochi altri paesi nel mondo. Il protagonista, il matador, si chiama José Antonio Morante Camacho, noto oggi come Morante de la Puebla e speriamo dimenticato dalla storia. Siamo alla fine dello spettacolo e le immagini ci mostrano un toro ormai quasi fermo che dondola leggermente la coda e fa qualche piccolo passo malfermo perché implacabilmente sfinito dai picadores che gli hanno piantato quattro banderillas sui fianchi. Il groppone è un grumo di sangue coagulato, gli occhi sono stanchi, la testa è piegata e le corna toccano quasi l arena, mentre il collo fa un movimento lentissimo laterale, quasi a volersi sottrarre da ulteriori crudeltà. l immagine di chi è vinto e vorrebbe chiedere la grazia di essere lasciato stare o forse di morire prima possibile. Di fronte, con atteggiamento pomposo c è lui, il matador, lo sguardo che non tradisce commozione né incertezza, dritto spietato in quegli occhi sofferenti. Quasi immobile, attende che il pubblico assapori il momento finale, accompagnando i gesti impercettibili come fosse un essere divino con potere di vita o di morte, come una di quelle statue viventi che vediamo nelle piazze muoversi nell armonia della lentezza, quasi il tempo si stesse fermando. Mentre la mano sinistra tiene bassa la muleta, il drappo rosso con cui ha provocato e fiaccato l animale, improvvisamente la mano destra corre a una tasca da dove José Antonio Morante estrae un raffinato fazzoletto bianco con il quale asciuga gli occhi del toro e deterge dal sangue le froge che emettono una schiuma scarlatta. Qui, per fortuna, si ferma il video che ci risparmia ulteriori scene di scherno e crudeltà, lasciandoci solo immaginare che, per quella povera bestia, la fine sia arrivata entro brevissimo tempo. Se José Camacho voleva lasciare, nella storia della corrida, segno di sé, c è ampiamente riuscito e se invece, con quel gesto plateale, voleva donare un tocco di grazia alla corrida, ha fallito completamente il suo scopo, perché i milioni di persone che lo stanno vedendo sono ancora più convinti che questo è uno spettacolo talmente crudele che si fa fatica a credere venga ancora rappresentato nelle arene di paesi da tutti considerati civili. Un altra cosa José Camacho ci ha dimostrato, senza volerlo. Che anche i tori umiliati sanno piangere. (Oscar Grazioli, «il Giornale , 18 maggio 2019) SPUNTI PER LA DISCUSSIONE 1. Dopo aver letto in classe gli articoli proposti, discuti con i tuoi compagni e con l insegnante sul valore della tradizione. Ognuno può fare riferimento a usanze simili a quelle descritte di cui è a conoscenza o di cui ha fatto esperienza. 2. Come sottolinea Michele Serra, le tradizioni talvolta non danneggiano solo gli animali, ma anche l uomo. Dividetevi in gruppi, poi eseguite una ricerca su una delle tradizioni citate nel brano (infibulazione, lapidazione, matrimonio combinato) o su un altra di vostra conoscenza e scrivete un testo (di almeno quattro cartelle) in cui mettete in risalto come certe usanze violino i diritti umani. 79

Percorsi tematici Treccani
Percorsi tematici Treccani
Educazione civica per la letteratura latina