T5 Il fascino di una cultura incontaminata (Claude

PERCORSI TEMATICI FINO A TE Dopo aver letto attentamente il brano di Macrobio sul rito della devotio, cerca i passi di Tito Livio e di Agostino, citati da Luigi Garofalo, che si riferiscono alla vicenda di Decio Mure; amplia poi le tue conoscenze estendendo le ricerche all ambito artistico e antropologico, e scrivi un saggio di quattro pagine su questo argomento. T5 Il fascino di una cultura incontaminata Claude Lévi-Strauss da Tristi Tropici Nel libro Tristi Tropici, pubblicato nel 1955, l antropologo francese Claude Lévi-Strauss (1908-2009) ha raccontato la sua esperienza a contatto con le popolazioni indigene di diverse zone del Brasile durante gli anni Trenta. In particolare, l autore mette in rilievo il contrasto fra natura e cultura, che in alcuni popoli, «la cui civiltà è rimasta relativamente intatta , appare assai meno marcato che nelle società occidentali, esercitando sull osservatore un fascino e una suggestione estremamente vividi e intensi («questa vertigine di origine organica è tutta illuminata da percezioni di forme e di colori ), e suscitando in lui una serie di riflessioni destinate a dare un contributo fondamentale alla moderna antropologia ma anche un sentimento di tristezza e di perdita di fronte a culture destinate a scomparire a causa dell inesorabile avanzare del progresso . 5 10 15 In che ordine descrivere quelle impressioni profonde e confuse che assalgono il nuovo arrivato in un villaggio indigeno la cui civiltà è rimasta relativamente intatta? Presso i kaingang come presso i caduvei,1 i cui tuguri simili agli altri loro vicini attraggono l attenzione soprattutto per un eccesso di miseria, la reazione iniziale è quella della stanchezza e dello scoraggiamento. Di fronte a una società ancora vitale e fedele alla sua tradizione, lo choc è così forte che si rimane sconcertati: in questa matassa dai mille colori, quale filo si deve seguire dapprima per cercare di sbrogliarla? Ricordando i bororo,2 che furono la mia prima esperienza di questo tipo, ritrovo le stesse sensazioni che m invasero nel momento in cui iniziavo quella più recente, arrivando in cima a un alta collina in un villaggio kuki3 della frontiera birmana, dopo ore passate carponi cercando con le mani e coi piedi di arrampicarmi su per il pendio, trasformato in fango scivoloso per le piogge dei monsoni che cadevano senza posa: stanchezza fisica, fame, sete e turbamento mentale, certo; ma questa vertigine di origine organica è tutta illuminata da percezioni di forme e di colori: abitazioni maestose malgrado la loro fragilità, che si valgono di materiali e di tecniche da noi usati solo in caso di piccole dimensioni, più che costruite sono annodate, intrecciate, tessute, ricamate e patinate dall uso; invece di schiacciare l abitante sotto la massa indifferente delle pietre, reagiscono 1. kaingang caduvei: due gruppi etnici indigeni del Brasile. 2. bororo: altra popolazione indigena brasiliana. 76 3. kuki: popolazione dell attuale Myanmar, nell Asia sud-orientale.

Percorsi tematici Treccani
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Educazione civica per la letteratura latina