T1 I sani valori degli antichi contadini (Varrone, De re

Città e campagna T1 I sani valori degli antichi contadini Varrone De re rustica II, proemio, 1-3 Nel proemio al secondo libro del De re rustica, Varrone esprime in modo particolarmente incisivo la concezione moralistica e l ideologia conservatrice che ispira la composizione di quello che pure è, nella sostanza, un trattato essenzialmente tecnico: al centro del discorso varroniano è l idealizzazione della moralità dei contadini romani di una volta , esplicitamente contrapposta ai costumi rilassati e corrotti dai piaceri dei moderni Romani di città. 5 10 15 Non senza ragione quei grandi uomini che furono i nostri antenati ai Romani di città preferivano quelli di campagna. Come, infatti, coloro che in campagna vivono dentro il recinto della villa sono considerati degli indolenti rispetto a quelli che lavorano la terra, così quelli che vivevano in città erano considerati degli sfaccendati rispetto a quelli che attendevano all agricoltura. Pertanto divisero l anno in modo che solo ogni nove giorni trattavano gli affari, mentre gli altri sette attendevano alla coltivazione dei campi.1 Finché conservarono siffatta costumanza ottennero il doppio vantaggio, di avere campagne fertilissime e di godere essi stessi di maggiore salute, e poi di non sentire il bisogno di palestre greche in città. [ ] Adunque oggi per il fatto che quasi tutti i padri di famiglia si sono a poco a poco infiltrati dentro le mura della città abbandonando la falce e l aratro e preferiscono usar le mani per applaudire nel teatro e nel circo piuttosto che nella coltivazione dei campi e dei vigneti, noi noleggiamo chi per sfamarci ci porti il grano dall Africa e dalla Sardegna e importiamo via mare l uva dall isola di Coo e di Chio.2 (trad. A. Traglia) 1. ogni nove giorni campi: nella Roma dei primi secoli, il giorno del mercato cadeva ogni otto giorni; Varrone dice «ogni nove giorni perché i Romani calcolavano il tempo includendo nel conteggio sia il primo giorno di una serie sia il primo di quella successiva. 2. di Coo e di Chio: sono due isole del mar Egeo famose per la qualità del vino. DI TESTO IN TESTO In uno dei suoi romanzi più famosi, Anna Karenina (1878), lo scrittore russo Lev Tolstoj (1828-1910) sviluppa due linee narrative ben distinguibili, per quanto intrecciate tra loro: una di esse rappresenta la pars destruens della vicenda ed è costituita dalla storia di Anna, moglie di un diplomatico, che innamoratasi perdutamente, ricambiata, di un ufficiale dell esercito di nome Vronskij lascia la propria famiglia per inseguire un sogno d amore che la porterà alla morte. L altra linea narrativa, che fonda invece la pars construens, racconta come l aristocratico Levin riesca a conquistare il cuore della giovane Kitty, che inizialmente lo aveva rifiutato. Punto di svolta della vicenda di Levin è l evoluzione che compie durante il lungo periodo in cui si trasferisce nella sua tenuta in campagna: egli trova la felicità lontano dalla città e dalle sue formalità, adeguandosi al ritmo della natura e dedicandosi al lavoro nei campi. 41

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Educazione civica per la letteratura latina