Percorsi tematici Treccani

PERCORSI TEMATICI 10 15 20 25 30 35 40 Più sono le persone con cui viviamo, maggiore è il pericolo. Nulla è tanto nocivo ai buoni costumi quanto assistere oziosi a certi spettacoli. Allora, infatti, mediante le attrattive del piacere, i vizi si insinueranno più facilmente. Comprendi ciò che voglio dire? Ritorno più avaro, più ambizioso, più lascivo?2 Addirittura più crudele e più inumano, proprio perché sono stato in mezzo agli uomini. Capitai per caso ad uno spettacolo sul mezzogiorno, aspettandomi qualche scenetta comica che potesse distrarre la mente e far riposare gli occhi dalla vista del sangue umano.3 avvenuto proprio il contrario: le lotte precedenti erano state atti di bontà in confronto; ora non più finti combattimenti, ma veri e propri omicidi. Non hanno armi di difesa: esposti in tutto il corpo ai colpi, non ne allungano mai uno invano. E la maggior parte degli spettatori preferisce queste scene alle coppie ordinarie di gladiatori e a quelle straordinarie, concesse a richiesta del pubblico. E perché non dovrebbero preferirle? Contro i colpi di spada non c è né elmo né scudo. A che le difese? A che le schermaglie? Servono solo a ritardare la morte. Al mattino gli uomini sono dati in pasto ai leoni e agli orsi, dopo il mezzogiorno ai loro spettatori. Coloro che hanno già ucciso devono affrontare altri che li uccideranno e il vincitore viene serbato per essere ucciso a sua volta. La morte è la tragica conclusione a cui i combattenti vengono spinti col ferro e col fuoco.4 E tutto ciò avviene nell intervallo del mezzogiorno! «Ma si dirà «costui è un brigante, un assassino . E che perciò? Perché ha ucciso, egli ha meritato questa pena; tu, o sciagurato, quale delitto hai commesso per dover assistere a un simile spettacolo? «Uccidi, flagella, brucia! Perché quello va incontro alle armi con tanta paura? Perché non ha il coraggio di uccidere? Perché non è disposto a morire volentieri? Lo si spinga al combattimento a nerbate; l uno e l altro espongono i petti nudi ai reciproci colpi . Lo spettacolo è sospeso. «Intanto non si stia senza far niente, si sgozzi qualcuno! Ma non capite che i cattivi esempi ricadono su coloro che li danno? Ringraziate gli dei immortali, se quello a cui insegnate la crudeltà non impara. Bisogna sottrarre alla folla le anime deboli e poco salde nel bene: è facile cedere ai gusti della maggioranza. Anche Socrate, Catone e Lelio,5 in mezzo a un popolo di costumi corrotti, avrebbero potuto perdere la loro dirittura morale. Tanto meno noi, proprio ora che stiamo educando il nostro carattere, potremmo resistere all assalto di tanti vizi. Un solo esempio di dissolutezza e di avarizia può provocare un gran male; un amico dedito ai piaceri a poco a poco ci snerva e ci rende fiacchi; la vicinanza di un ricco suscita la brama di ricchezza; un compagno cattivo attacca la 2. Ritorno lascivo?: la domanda è rivolta a Lucilio e prosegue quella precedente: «[pensi che] Ritorno più avaro, più ambizioso, più lascivo? ; dopodiché Seneca risponde: «[non soltanto!] Addirittura più crudele e più inumano . 3. Capitai umano: di solito gli spettacoli prevedevano scontri tra uomini e animali feroci di mattina, e scontri tra uomini 34 di pomeriggio: recandosi nell anfiteatro durante l intervallo di mezzogiorno, Seneca si aspetta di poter assistere a uno spettacolo incruento, invece si trova di fronte a combattimenti all ultimo sangue tra criminali. 4. col ferro e col fuoco: il riferimento è agli strumenti usati per spingere i combattenti al centro dell arena. 5. Socrate Lelio: alcuni tra i massimi esempi di dirittura morale: il filosofo ateniese Socrate (470/469-399 a.C.), Catone il Censore (234-149 a.C.) e Gaio Lelio Sapiente (188-125 a.C.), l uomo politico amico di Scipione Emiliano che dà il titolo al dialogo ciceroniano Laelius de amicitia.

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Educazione civica per la letteratura latina