Percorsi tematici Treccani

L individuo e la comunità Un fotogramma dal film V per Vendetta (2005) diretto da James McTeigue, tratto dalla graphic novel omonima di Alan Moore e David Lloyd. ne storica e antropologica , ma anche filosofico-morale, della nascita e dello sviluppo storico della civiltà, tratto dal quinto libro del De rerum natura di Lucrezio: il poeta racconta di come, dopo la scoperta del fuoco, l uomo abbia cominciato a fondare le città, a istituire la proprietà privata e a farsi governare dai re, e come in seguito l invidia nei confronti di questi ultimi abbia portato a rivolte e ribellioni; al caos e al disordine che ne sono derivati è stato posto infine rimedio con l introduzione della giustizia e delle leggi ( T4). La società e il rapporto con gli altri Il concetto di comunità, naturalmente, non si identifica solo con l istituzione politica e statale, ma può indicare anche, più in generale, la collettività sociale, intesa come «insieme di uomini organizzato sulla base di un sistema più o meno strutturato di rapporti naturali, economici, culturali, politici , secondo la definizione di società del vocabolario Treccani. Al di là, dunque, del rapporto tra il cittadino e lo Stato, quali sono allora i rapporti dell individuo con gli altri membri della sua comunità, nella cultura romana? Si propongono qui due prospettive diverse e apparentemente opposte dei rapporti dell «io con «gli altri . La prima è quella dell elogio dell amicizia traccia- to da Cicerone nel dialogo filosofico dedicato a tale tema, il Laelius de amicitia ( T3), in cui «si fa strada [ ] l idea che l amicizia è un elemento essenziale della vita umana in quanto attraverso l amico si ha la conferma della propria identità: non ci può essere una vita vitalis, un esistenza piena e completa senza il confronto e il punto di riferimento di un amico (G. Petrone). La seconda è, viceversa, l esortazione a rifuggire con orrore dal contatto con la folla che Seneca rivolge al suo giovane amico e corrispondente in una delle Epistole a Lucilio, nella quale sono descritti con raccapriccio i cruenti spettacoli dell arena e le reazioni degli spettatori ( T5). Si tratta di punti di vista diversi ma non in contraddizione tra loro: sia Cicerone sia Seneca indicano l amicizia ideale nel rapporto tra poche (o, meglio ancora, soltanto due) persone selezionate, aut inter duo aut inter paucos (Laelius de amicitia, 20); «la coppia d amici è da un lato l incarnazione numericamente più esigua del patto sociale, dall altro la sua estrema e più compiuta espressione (G. Petrone). Allo stesso modo Seneca, nella sua lettera, esorta sì Lucilio a raccogliersi in sé stesso, per quanto possibile, ma anche a vivere con coloro che possono renderlo migliore e che lui può, a sua volta, rendere migliori. 23

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Educazione civica per la letteratura latina