Percorsi tematici Treccani

PERCORSI TEMATICI 25 30 35 40 45 50 «L aspetto più importante è che il paziente sia sempre nel controllo delle proprie azioni , precisano. «Deve essere in grado di compiere l ultimo atto da solo. Chi non è proprio in grado di farlo, non lo possiamo aiutare . Il tutto deve avvenire in modo cosciente e nella piena facoltà di giudizio. Una volta stabilito l inizio del processo, c è un periodo preparatorio. Normalmente dura tre-quattro mesi, ma a volte molto di più. La durata è soggettiva, e dipende da caso a caso. In realtà le persone contattano l organizzazione soprattutto per chiedere consigli. A volte per informarsi sui diritti dei pazienti, altre volte per essere indirizzate a cliniche che offrono cure palliative. Molto spesso solo per avere qualcuno con cui parlare. Ci sono persino medici che chiamano per sapere come dare maggior supporto ai pazienti, magari in stato terminale. Da Dignitas tengono a precisare che la loro è soprattutto un attività di prevenzione al suicidio. Soprattutto per evitare il suicidio fai-da-te. «Non è il fatto di farlo, ma di avere l opzione di farlo , spiegano da Dignitas. «La libertà di scelta aiuta a vivere più rilassati, con meno paura del futuro e della sofferenza. L accesso a un uscita di emergenza reale e professionale può evitare di andare a schiantarsi contro un treno, saltare dai palazzi, spararsi ecc. Ancora più importante, è che la persona non sia lasciata sola, ma possa farlo in presenza di familiari o persone amiche . L argomento fa sicuramente paura. E c è da chiedersi se questa possibilità non possa istigare persone in un momento particolarmente difficile a una decisione estrema. Stando ai dati di Dignitas, però, solo il 3% dei membri dell associazione ha optato per il suicidio accompagnato. Le ultime statistiche registrano che tra tutti i decessi dei domiciliati in Svizzera, l 1,2% è determinato da questo metodo. C è inoltre la questione del cosiddetto turismo del suicidio assistito in Svizzera. Probabilmente l unica altra opzione sarebbe una regolamentazione legislativa priva di dogmi e ideologie. Come per tutto il resto, d altronde. (Davide Ludovisi, «Wired , 28 febbraio 2017; con tagli) Napoli, Don Patriciello: «Suicidio assistito? Nadia Toffa non ci pensò mai ll parroco della Terra dei fuochi, amico della giornalista scomparsa, scrive nelle ore in cui la Corte Costituzionale deve esprimersi sul fine vita «Nadia è stata una persona speciale perché, nonostante le sofferenze fisiche e morali causate da un tumore al cervello, non ha mai perso la speranza. E mi sembra giusto ribadirlo in questi giorni in cui si discute di suicidio assistito, un idea a lei totalmente estranea. Per Nadia la malattia era un nemico da sconfiggere nella con- 20

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Educazione civica per la letteratura latina