Educazione CIVICA - Esiste un diritto alla morte?

Diverse visioni del mondo Esiste un diritto alla morte? Il diritto alla vita è uno dei diritti inalienabili dell essere umano. Strettamente connesso a esso è il diritto alla salute, in Italia sancito dall art. 32 della Costituzione, ora terzo obiettivo per lo sviluppo sostenibile inserito nell Agenda 2030. Può sembrare un controsenso, ma ormai si parla abbondantemente anche di diritto alla morte, o quanto meno a una morte dignitosa, tanto da suscitare un dibattito sia etico sia giuridico a livello internazionale. Chi si appella a tale diritto è solitamente affetto da una malattia terminale e chiede di poter porre fine alle proprie sofferenze. Una discussione simile è implicitamente insita nel dibattito filosofico antico: Platone (nel Fedone) condanna il suicidio come interruzione del processo di espiazione delle colpe accumulate nelle vite precedenti; lo stoicismo, invece, in certi casi lo difende come affermazione di affrancamento, di libertà, di dignità. L influenza dello stoicismo portò i Romani a riconoscere in occasioni specifiche il suicidio come un azione degna di onore. Come funziona il suicidio assistito in Svizzera Dignitas è un associazione svizzera che permette il suicidio assistito. Dj Fabo ha scelto di morire lì. Ma come funziona? 5 10 15 20 Fabiano Antoniani, in arte Dj Fabo, ha deciso di morire a causa delle sue condizioni di salute. Ha deciso di farlo in Italia, ma è dovuto andare in Svizzera, per superare i limiti legali del nostro paese. Antoniani è stato accolto dall associazione Dignitas, che abbiamo contattato per farci spiegare come avviene il suicidio assistito. Per capire cosa sia questa realtà, il cui nome completo è Dignitas. Vivere degnamente morire degnamente , è meglio capire cosa non è e cosa non fa. Innanzitutto non è una clinica. Non ci sono infatti medici o personale infermieristico. Non c è un pronto soccorso, non è una struttura per ospitare dei degenti per giorni o settimane, e men che meno per ricevere trattamenti sanitari di alcun tipo. Sono in contatto con dei medici, ma sono indipendenti dall organizzazione. Dignitas non attua l eutanasia volontaria. Nonostante quanto si possa credere, infatti, ciò in Svizzera è proibito. «Tra l altro, il termine eutanasia è ambiguo , ci spiegano. «Deriva dal greco, e significa buona, mite o dolce morte. Ma la parola è stata usata in accezioni anche molto diverse tra loro. Dalla soppressione degli animali a certe pratiche nell olocausto della Seconda guerra mondiale . A Dignitas si può invece effettuare il suicidio assistito, o più precisamente il suicidio accompagnato. Non sono sottigliezze linguistiche. Implica infatti mettere fine alle proprie sofferenze in modo cosciente e preparato, ma soprattutto attraverso un azione autonoma. L azione si traduce, di fatto, nella auto-somministrazione di un farmaco letale, che viene generalmente bevuto. Ma ci sono rare eccezioni, dovute all impossibilità di deglutire, per esempio a causa di un cancro alla gola. In questi casi ci sono altri due metodi: per via endovenosa o con la sonda gastrica. 19

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