Percorsi tematici Treccani

Diverse visioni del mondo 5 10 15 20 25 30 Non v è dubbio alcuno che queste vie per la felicità1 presentino soluzioni aberranti e che non siano in grado di condurre nessuno a quel traguardo a cui promettono di condurlo. E quanto fitto sia l intrico di malanni che esse presentano, te lo dimostrerò in poche parole. Ti darai da fare per accumular denaro? Ma dovrai sottrarlo a chi lo possiede. Vorresti far bella mostra delle cariche? Dovrai abbassarti a supplicare chi può dartele, e proprio tu, che brami superare tutti gli altri quanto a onori, ti disonorerai abbassandoti servilmente a elemosinarli. Aspiri al potere? Ti esporrai ai tradimenti di chi ti è sottoposto e soggiacerai ai pericoli. Avresti di mira la gloria? Ma disperdendoti tra difficoltà d ogni genere, perdi la tua serenità. Vorresti trascorrere una vita tra i piaceri? Ma chi non proverebbe disprezzo e ripugnanza per uno che si fa schiavo di una cosa vilissima e fragilissima qual è il corpo? In realtà su quale possesso inconsistente e fragile si fondano coloro che si compiacciono dei pregi fisici! Forse che potrete mai avere una mole superiore a quella degli elefanti o una forza superiore a quella dei tori? O riuscirete mai a battere le tigri in velocità? Alzate gli occhi al cielo, ai suoi spazi, alla sua stabilità, ai suoi rapidi movimenti e smettetela una buona volta di ammirare cose di nessun valore. Il cielo, a sua volta, è meraviglioso non tanto per questi elementi quanto per il principio razionale che lo governa. Quanto poi allo splendore della bellezza, com è passeggero e fugace; più caduco degli effimeri fiori primaverili! Se, come dice Aristotele, gli uomini avessero gli occhi di Linceo,2 così che i loro sguardi potessero superare gli ostacoli, non è vero che, una volta osservate le viscere interne, apparirebbe bruttissimo anche quel famoso corpo di Alcibiade3 tanto bello visto dal di fuori? A farti sembrar bello non è quindi la tua natura, ma l insufficienza della vista di chi ti guarda. Ma stimate pure in eccesso, come volete, le doti fisiche, purché teniate presente questo, che tutto ciò che ammirate può essere distrutto da un piccolo rialzo di temperatura che dia febbre per tre giorni. Da tutte queste considerazioni è possibile ricavare, in sintesi, la conclusione che questi valori illusori, i quali non sono in grado di fornire quei beni che promettono e che non presentano quella perfezione che verrebbe loro dal riunire in sé tutti i beni, non sono sentieri che conducono alla felicità, né hanno in sé stessi la capacità di rendere felici. (trad. O. Dallera) 1. queste vie per la felicità: l autore si riferisce ai modi di ricercare la felicità che sono esposti nei capitoli precedenti e che ora vengono brevemente ricapitolati in forma di domanda. 2. Linceo: personaggio della mitologia greca cui si attribuiva una vista acutissima; partecipò alla spedi- zione degli Argonauti e alla caccia al cinghiale Calidonio. 3. Alcibiade: il politico e generale ateniese (circa 450-404 a.C.), che ebbe un ruolo centrale nella guerra del Peloponneso; gli si attribuiva una straordinaria bellezza. 17

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Educazione civica per la letteratura latina