Percorsi tematici Treccani

Diverse visioni del mondo 10 15 bene consiste nell onestà; Aristotele, invece, e Teofrasto e gli altri peripatetici sostennero che la felicità consiste bensì nella virtù, cioè nell onestà, ma che la felicità di questa è resa completa anche dai beni del corpo e da quelli esteriori. La Scrittura divina invece pose la vita eterna nella conoscenza di Dio e nel premio delle opere buone. Di entrambe le affermazioni abbiamo la testimonianza evangelica. Così disse il Signore della conoscenza di Dio: Questa è la vita eterna, che conoscano te solo vero Dio e colui che hai mandato, Gesù Cristo.7 E a proposito delle opere così rispose: Ognuno che lascerà la casa e i fratelli o le sorelle o il padre o la madre o i figli o i campi per il mio nome, riceverà il centuplo e possiederà la vita eterna.8 (trad. G. Banterle) 7. Questa Cristo: Giovanni 17, 3. 8. Ognuno vita eterna: Matteo 19, 29. DI TESTO IN TESTO Nel XXVI canto del Paradiso, Dante si trova nel Cielo delle Stelle Fisse, dove risplendono della luce di Dio gli spiriti trionfanti. Il poeta, accecato dalla luminosità emanata da Beatrice, viene attirato dalla voce di san Giovanni, che lo invita a sostituire la vista degli occhi con quella della mente e lo interroga sulla virtù teologale della carità. Dante risponde che ogni sua forma di affetto tende verso Dio; alla domanda del beato circa l origine di questa virtù egli risponde che sono state innanzitutto le argomentazioni filosofiche e le Sacre Scritture a imprimergli l amore e a volgerlo verso il bene. E io: «Per filosofici argomenti e per autorità che quinci scende cotale amor convien che in me si mprenti: ché l bene, in quanto ben, come s intende così accende amore, e tanto maggio quanto più di bontate in sé comprende. Dunque a l essenza ov è tanto avvantaggio, che ciascun ben che fuor di lei si trova altro non è ch un lume di suo raggio. più che in altra convien che si mova la mente, amando, di ciascun che cerne il vero in che si fonda questa prova . (Dante, Paradiso, XXVI, vv. 25-36) Parafrasi E io [risposi]: «Questo amore si imprime necessariamente in me sia grazie alle prove razionali del pensiero filosofico sia grazie all autorità della Sacra Scrittura che scende qui dal Paradiso, perché il bene, appena inteso come tale, innesca amore di sé e questo amore è tanto maggiore quanto maggiore 15

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Educazione civica per la letteratura latina