PERCORSI TEMATICI DI TESTO IN TESTO Nel suo Elogio della follia (1511), il filosofo e umanista olandese Erasmo da Rotterdam (1466/1469-1536) rappresenta allegoricamente la follia come una dea in vesti di donna, che parla, argomenta, espone, critica e tesse le lodi di sé stessa. Questo espediente consente all autore di passare in rassegna tutte le miserie del genere umano e di svelare, con pungente ironia, le sue debolezze, la sua confusione interiore, le sue false illusioni, le sue paure e tutti i suoi limiti. E se invece consulterai gli stoici, troverai che per uno stato non sono esistiti governanti peggiori di quando il potere è caduto nelle mani di un filosofastro o di un letterato. Di ciò, credo, danno testimonianza i due Catoni: uno turbò la tranquillità della repubblica con le sue folli denunce, l altro, nello stesso momento in cui rivendicava con eccesso di virtù la libertà del popolo romano, la sconvolse. [ ] Invita a un pranzo un sapiente: l atmosfera con un afflitto silenzio o con fastidiose questioni di nessuna importanza, ne turberà. Invitalo a danzare e dirai che balla come un cammello. Portalo ad uno spettacolo: la sua espressione basterà a compromettere il divertimento del popolo e il virtuoso Catone sarà costretto ad uscire da teatro, non riuscendo a deporre il suo cipiglio. (Erasmo da Rotterdam, Elogio della follia, capp. XXIV-XXV, a cura di B. Segre, trad. di C. Annaratone, Opportunity Book, Milano 1995) FINO A TE Orazio prende di mira chi ricerca la virtù «più di quel che è giusto , forzando la propria natura e allontanando dunque l imperturbabilità propria del saggio; Erasmo affonda la lama dell ironia proprio su coloro che filosofastri o letterati si credono superiori e peccano di ingenuità e arroganza, facendo i danni peggiori nella comunità. Scrivi anche tu un testo di circa 30 righe in cui delinei il ritratto di un personaggio inventato, mettendo in luce, attraverso la satira, le ipocrisie e i moralismi di cui si riveste. T4 La felicità è vivere secondo natura Seneca De vita beata 8, 2-6 In questo passo del trattato sulla «vita felice il filosofo Seneca, il più importante rappresentante dello stoicismo nell ambito della letteratura latina, espone in chiave di moralità individuale e in forma parenetica (cioè esortativa) l idea per la quale il sommo bene e dunque la felicità consistono nel vivere secondo natura (idem est beate vivere et secundum naturam): un concetto che Seneca esprime anche con la definizione di «armonia interiore (animi concordia, letteralmente concordia dell animo ). 12
Percorsi tematici Treccani
Educazione civica per la letteratura latina