3.3 Tucidide, Storie / Sallustio, De Catilinae coniuratione

Palestra verso l Esame 3.3 Il sovvertimento dei valori Tucidide, Storie Sallustio, De Catilinae coniuratione PRIMA PARTE: traduzione di un testo in lingua greca Nel quinto anno della Guerra del Peloponneso (427 a.C.) scoppiò a Corcira (odierna Corfù) una violenta guerra civile tra democratici filoateniesi e oligarchici filospartani, che si concluse con l affermazione dei democratici e una sanguinosa repressione. Per Tucidide la vicenda è l occasione per riflettere sulle profonde lacerazioni determinate dallo scontro tra blocchi socio-politici contrapposti nelle città greche, aggravate dalla guerra che snatura i rapporti tra cittadini e scardina i valori condivisi. Tale valutazione del fenomeno della guerra civile secondo Tucidide riguarda tutta la Grecia e la stessa Atene. Classe IV PRE TESTO A tal punto di ferocia arrivò quella guerra civile, e parve ancora più feroce perché fu la prima tra tutte. Giacché in seguito tutta la stirpe greca, per così dire, subì tali sconvolgimenti, per il sorgere universale di conflitti tra i capi del popolo, che volevano far venire gli Ateniesi nella loro città, e gli oligarchi che invitavano i Lacedemoni. E se in tempo di pace le fazioni non avevano pretesti e non erano pronte a invitare le due potenze nemiche, una volta che queste entrarono in guerra facilmente si effettuavano richieste di alleanza, per poter colpire i nemici e procurarsi con ciò dei vantaggi, da parte di coloro che desideravano novità politiche. E con le sedizioni molte e gravi sciagure piombarono sulle città, sciagure che avvengono e sempre avverranno finché la natura umana sarà sempre la stessa, ma più gravi o più miti e differenti nell aspetto a seconda del mutare delle circostanze. Ché in tempo di pace e di prosperità le città e i privati cittadini provano sentimenti migliori, per il fatto che non incontrano necessità che si oppongono al libero volere; al contrario, la guerra, che toglie il benessere delle abitudini giornaliere, è una maestra violenta ( ) e adatta alla situazione del momento i sentimenti della folla. Allora, dunque, le città furono in preda alle sedizioni, e quelle che lo furono dopo, informate degli avvenimenti precedenti, fecero grandi progressi nel mutare i sentimenti in peggio, sia mediante l accuratezza mostrata nelle imprese sia mediante le vendette eseguite in modo inaudito. . , , , , . , . , . , . , . POST TESTO 98 [...] Così nella stipe greca a causa delle sedizioni sorse ogni genere di disonestà, e la semplicità d animo, con la quale generalmente la nobiltà si accompagna, irrisa svanì, mentre lo schierarsi in campi opposti con sentimenti di diffidenza ovunque fu un abitudine predominante. Giacché non era sufficiente a riconciliare né un discorso effica-

Palestra per l’Esame di Stato
Palestra per l’Esame di Stato
Preparazione alla prova di indirizzo del liceo classico