Palestra per l’Esame di Stato

Palestra verso l Esame M. Atilius1 quondam in hac eadem terra fuisset, si victor pacem petentibus dedisset patribus nostris; sed non statuendo felicitati modum nec cohibendo efferentem se fortunam, quanto altius elatus erat, eo foedius corruit . POST TESTO Senza dubbio spetta a colui che dà, non che chiede, dettare le condizioni di pace; ma forse non siamo indegni di infliggere a noi stessi un castigo. Accettiamo che tutte le terre per le quali si venne in guerra siano vostre; la Sicilia, la Sardegna, l Ispania e quante isole sono poste nel tratto di mare tra l Africa e l Italia, e che noi Cartaginesi, rinserrati nelle terre d Africa, dal momento che così hanno voluto gli dèi, stiamo a vedere voialtri esercitare il vostro dominio sui popoli e sui paesi stranieri per terra e per mare . (trad. L. Fiore) 1. M. Atilius: si tratta di Attilio Regolo, console nel 267 e nel 256 a.C., che sconfisse i Cartaginesi in una delle più grandi battaglie navali dell antichità durante la Prima guerra punica. Portò quindi la guerra in Africa, vinse i Cartaginesi ad Adys, ma poi, battuto dall esercito guidato dallo spartano Santippo, fu fatto prigioniero. Fu mandato a Roma a trattare il cambio dei prigionieri, ma sconsigliò i Romani dall accettare le proposte dei Cartaginesi e, fedele ai patti, tornò a Cartagine dove fu fatto morire tra tormenti atroci (fonte: Enciclopedia Treccani on line). SECONDA PARTE: confronto con un testo in lingua greca, con traduzione a fronte Classe IV Anche nelle Storie di Polibio (composte nella seconda metà del II a.C.) a cui Livio largamente attinge per la composizione della sua opera, si legge l incontro tra i due comandanti prima di Zama e il tentativo di Annibale di persuadere Scipione a non combattere e ad avviare trattative di pace. Si riporta una parte del suo discorso. , , . , , , . , , . ; , . Considera i fatti sulla base di un solo esempio, non quelli del passato, ma quelli della nostra epoca. Ebbene io sono quello stesso Annibale che, divenuto padrone dopo la battaglia di Canne di quasi tutta l Italia, dopo qualche tempo giungevo presso la stessa Roma e, accampatomi a quaranta stadi, decidevo come trattare voi e il suolo della vostra patria: proprio io che ora sono in Libia per trattare con te, un Romano, la salvezza mia e dei Cartaginesi. Ti esorto a guardare a ciò e a non essere superbo, ma a decidere sull attuale situazione da uomo, cioè a scegliere sempre il bene più grande e il minore dei mali. Chi dunque, dotato di senno, sceglierebbe di gettarsi in un pericolo quale quello che ora ti minaccia? Se ne uscirai vincitore non aggiungerai nulla di importante alla tua fama o a quella della tua patria, se invece verrai sconfitto distruggerai completamente tutto quello che di nobile e bello hai compiuto in precedenza. (Polibio, Storie, XV, 7, 2-6; trad. M. Mari) 96

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Preparazione alla prova di indirizzo del liceo classico