2.2 Senofonte, Elleniche, Disperazione ad Atene alla

Classe IV 2. Prove di lingua e cultura greca 2.2 Disperazione ad Atene alla notizia della sconfitta Senofonte, Elleniche PRIMA PARTE: traduzione di un testo in lingua greca PRE TESTO Quando Conone, in fuga con le nove navi, capì che per gli Ateniesi tutto era perduto, approdò ad Abarnide, la rocca di Lampsaco, e vi trafugò le grandi vele delle navi di Lisandro, poi si diresse con otto navi a Cipro presso Evagora, mentre la Paralo1 andò ad Atene ad annunciare ciò che era accaduto (...). , , , , , , , 2. , 3 . . POST TESTO Lisandro intanto, giunto a Lesbo nell Ellesponto con duecento navi, impose l autorità di Sparta su tutte le città dell isola, compresa Mitilene; mandò poi nelle piazzeforti della Tracia con dieci triremi Eteonico, che riorganizzasse l assetto politico di tutto il territorio con governi filospartani. Dopo l esito della battaglia, comunque, tutta la Grecia aveva subito abbandonato gli Ateniesi, tranne i cittadini di Samo: costoro, eliminati gli aristocratici, continuavano a rimanere padroni della loro città. (trad. M. Ceva) 1. La Paralo era una delle due triremi addette al servizio di Stato e di rappresentanza. 2. ... : gli abitanti di Melo, Istiea, Scione, Torone, Egina, e anche di altre piccole città, avevano subito la dura repressione di Atene durante la guerra. 3. : la penisola del Pireo, che fu individuata come base portuale per Atene da Temistocle, si articolava in tre baie naturali, ognuna delle quali fu fortificata e usata come porto. 81 Classe IV Senofonte dedica i primi due libri delle Elleniche al racconto delle fasi finali della guerra del Peloponneso. Lo scontro decisivo si combatté nell Ellesponto, nel settembre del 405 a.C. Il navarca spartano Lisandro si era impadronito di Lampsaco, trattenendosi poi nel porto. La flotta ateniese in risposta si collocò a Egospotami, a circa tre chilometri, schierando le navi per venire subito a battaglia; ma Lisandro, pur preparando le navi allo scontro, si tenne fermo. Per quattro giorni gli Ateniesi al mattino si schierarono davanti al porto di Lampsaco per combattere, ma Lisandro tenne ferme le sue navi. Il quinto giorno, dopo la solita vana sortita, tornati indietro gli Ateniesi si sparsero sulla spiaggia in cerca di vettovaglie, lasciando sguarnite le navi. Solo allora Lisandro ordinò di attaccare sorprendendo gli avversari: con questo stratagemma riuscì a catturare senza combattere quasi tutta la flotta. Lo stratego ateniese Conone fu costretto alla fuga con poche navi superstiti, mentre Lisandro si trattenne nell Egeo per consolidare il dominio spartano.

Palestra per l’Esame di Stato
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