Epicuro

Repertorio degli autori Autori greci EPICURO 341-270 a.C. LE OPERE PRINCIPALI TEMI Lettera a Meneceo Scritta con lo scopo di divulgare la dottrina e fare proseliti, è un invito a dedicarsi alla filosofia: «bisogna meditare ciò che procura la felicità, perché se essa c è abbiamo tutto e se non c è bisogna fare tutto per possederla . Nella lettera Epicuro confuta le false opinioni sugli dèi e sulla morte e insegna l atteggiamento da tenere verso i piaceri e di fronte al dolore. Il tetrafarmaco La filosofia è proposta come una medicina per rimuovere gli ostacoli alla felicità. In quattro massime sono condensati i rimedi : non bisogna temere gli dèi; la morte non è nulla per l uomo; il piacere si raggiunge facilmente; il dolore si sopporta con facilità. L atarassia e i piaceri L atarassia, la liberazione da tutto ciò che può turbare l animo, è condizione necessaria per la felicità. Perciò è necessaria una riflessione sulla qualità dei propri bisogni: quelli naturali e necessari sono da assecondare; quelli naturali e non necessari sono ammissibili; quelli non naturali e non necessari non sono da ricercare. Vivi nascosto Il saggio epicureo vive una vita ritirata, lontana dall attività sociale e politica e perciò dalle ambizioni e dalle vane passioni. L unica forma di società a cui è riconosciuto un ruolo positivo è l amicizia. STILE 172 Linguaggio astratto La scrittura di Epicuro è densa di concetti astratti, resi prevalentemente con forme sostantivate di infiniti e participi. Il tono è parenetico, perciò frequenti sono le forme verbali esortative.

Palestra per l’Esame di Stato
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Preparazione alla prova di indirizzo del liceo classico