Palestra per l’Esame di Stato

Classe V 3. Prove di lingua e cultura latina e lingua e cultura greca TERZA PARTE: tre quesiti, a risposta aperta, relativi alla comprensione e interpretazione dei brani, all analisi linguistica, stilistica e retorica, all approfondimento e alla riflessione personale 1) Comprensione/interpretazione Nel paragone tra uomini e animali quali sono le differenze secondo Quintiliano e quali secondo Isocrate? Il testo di Isocrate insiste sui progressi realizzati dall umanità grazie alla parola: quali sono? 2) Analisi linguistica e/o stilistica ai fini dell interpretazione Quale costrutto sintattico riconosci nel periodo Sed ipsa ratio neque tam nos iuvaret ne que tam esset in nobis manifesta nisi quae concepissemus mente promere etiam loquendo possemus? Trova nei due testi in lingua esempi di parallelismo, antitesi, polisindeto, anafora, poliptoto e cerca di giustificarne la funzione retorica. Classe V 3) Approfondimento e riflessioni personali «Quanto è illustre e divina la facoltà del linguaggio (eloquendi vis), la signora dell universo, come voi avete l abitudine di chiamarla! In primo luogo essa ci consente di apprendere quello che ignoriamo e di insegnare ad altri ciò che sappiamo; poi di esortare, di persuadere, di consolare gli afflitti, di rincuorare chi è spaventato, di controllare gli sfrenati, di spegnere passione e ira; questa ci ha unito in una società fondata sul diritto, sulle leggi e sulla civiltà, ci ha allontanato dalla vita selvaggia e ferina : così scrive Cicerone nel De natura deorum (II, 148; trad. di C. Calcante). L elogio dell eloquenza è un motivo ricorrente negli autori antichi, mentre oggi forse è guardata con più sospetto: rileggi nel manuale vol. 2 anche il testo di Cicerone Encomio dell eloquen za (De oratore I, 31-34); confronta le argomentazioni dei tre autori quindi esponi una tua riflessione sul valore e i rischi della capacità di parlare. 129