3.2 Seneca, Epistulae morales ad Lucilium / Plutarco,

Classe V 3. Prove di lingua e cultura latina e lingua e cultura greca 3.2 Vivere secondo ragione Seneca, Epistulae morales ad Lucilium Plutarco, Moralia PRIMA PARTE: traduzione di un testo in lingua latina Alla fine di questa lettera a Lucilio Seneca individua nella ragione il proprium dell uomo ma deve constatare che vivere secondo ragione è reso difficile dal contesto. PRE TESTO Niente è più stolto che lodare nell uomo ciò che non gli è proprio. Nessuno è più pazzo di colui che ammira tutte quelle cose che possono trasferirsi in un altro. I freni d oro non fanno migliore il cavallo. Un leone dalla criniera dorata, che è stato affaticato per costringerlo a tollerare paziente gli ornamenti, non scenderà nell arena con lo stesso slancio di un leone selvaggio, che conserva l integrità degli istinti. Questo, fiero come lo vuole la natura, bello per la terribilità del suo aspetto, perché la sua bellezza sta appunto nel non poter essere guardato senza terrore, sarà preferito a quello, infiacchito e adorno d oro. Nemo gloriari nisi suo debet. Vitem laudamus si fructu palmites onerat, si ipsa pondere eorum quae tulit adminicula deducit: num quis huic illam praeferret vitem cui aureae uvae, aurea folia dependent? Propria virtus est in vite fertilitas; in homine quoque id laudandum est quod ipsius est. Familiam formonsam habet et domum pulchram, multum serit, multum fenerat: nihil horum in ipso est sed circa ipsum. Lauda in illo quod nec eripi potest nec dari, quod proprium hominis est. Quaeris quid sit? animus et ratio in animo perfecta. Rationale enim animal est homo; consummatur itaque bonum eius, si id implevit cui nascitur. Quid est autem quod ab illo ratio haec exigat? Rem facillimam, secundum naturam suam vivere. Ma la comune pazzia rende questo molto difficile: noi ci spingiamo a vicenda nei vizi. Ora, com è possibile richiamare sulla via della salvezza coloro che non sono trattenuti da nessuno, anzi sono aizzati dalla folla? (trad. G. Monti) SECONDA PARTE: confronto con un testo in lingua greca, con traduzione a fronte Plutarco indirizza lo scritto L arte di ascoltare (inserito nella raccolta dei Moralia) al giovane Nicandro che si avvia a frequentare le lezioni dei filosofi. All inizio dell opuscolo al suo interlocutore, che ha appena vestito la toga virile perciò si trova nel passaggio all età adulta, raccomanda di prendere per guida la ragione. 1 , , . 2 , . , 125 Classe V POST TESTO

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Preparazione alla prova di indirizzo del liceo classico