2.5 Plutarco, Moralia, Fare politica è come fare filosofia

Classe V 2. Prove di lingua e cultura greca 2.5 Fare politica è come fare filosofia Plutarco, Moralia PRIMA PARTE: traduzione di un testo in lingua greca Lo scritto Se un anziano deve fare politica (An seni sit gerenda res publica), che fa parte della raccolta nota come Moralia, insiste sulla necessità che chi è avanti con gli anni continui a fare attività politica: infatti «la politica non è un servizio che abbia come fine l utile, ma è la vita di un essere buono, civile, sociale, nato per vivere per quanto tempo gli è dato per il bene della città, dell amicizia, dell uomo (791D). In questo contesto si inserisce un articolata riflessione su cosa sia la politica. Perciò è necessario che l uomo politico anziano si tenga il più possibile lontano dall invidia e non si comporti come quei vecchi alberi maligni che portano via la luce e la possibilità di crescere agli arboscelli che ramificano e crescono sotto di loro, ma che accolga benevolmente e si renda disponibile a quelli che si attaccano e si avvinghiano a lui, raddrizzandoli, prendendoli per mano e nutrendoli non solo con buoni precetti e consigli, ma anche cedendo loro incarichi politici che danno onore e gloria o alcuni servizi rischiosi, ma che riusciranno graditi e accetti alla moltitudine [ ] 1 , , , . , 2, . . , , , , , . POST TESTO Così bisogna pensarla anche riguardo alla politica: gli stolti cioè non fanno politica, neanche quando fanno gli strateghi, o fungono da segretari, o da parlamentari, si comportano invece da demagoghi, da imbonitori, da sediziosi o si sobbarcano a qualche carico se vi sono forzati, mentre chi è socievole, umano, amatore della propria patria in modo autentico, anche se non si ammanta con la clamide, si comporta sempre da politico, con l esortare i potenti, col fare da guida a chi ha bisogno di essere guidato, con l assistere quelli che debbono prendere decisioni o con il distornare i malvagi, con l incoraggiare gli onesti, rendendo chiaro che non ci si volge agli affari pubblici alla leggera, né, quando c è qualche questione premente o una convocazione, si va a teatro o in consiglio per avere il primo posto, o per divertimento come se si assistesse a uno spettacolo o a una rappresentazione, una volta entrati, ma anche se non si assiste di persona, essendo presente in spirito e con l informarsi di tutto quello che viene deciso, parte approvando e per altra parte dimostrandosi malcontento. (trad. G. Giardini) 1. : «Ma al di là di tutti questi ragionamenti , formula di passaggio. 2. : Dicearco, vissuto tra IV e III a.C., noto per la sua straordinaria cultura. 119 Classe V PRE TESTO

Palestra per l’Esame di Stato
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Preparazione alla prova di indirizzo del liceo classico