1. Prove di lingua e cultura latina

Palestra verso l Esame 1. Prove di lingua e cultura latina 1.1 Valore delle avversità Seneca, De providentia PRIMA PARTE: traduzione di un testo in lingua latina Nel dialogo De providentia Seneca cerca di rispondere a un grave interrogativo che potrebbe mettere in dubbio la concezione stoica della provvidenzialità dell Universo: se esiste un Lògos divino che governa ogni cosa, come mai anche ai buoni accadono sventure e disgrazie? PRE TESTO «Allora, perché capitano tanti guai ai buoni? . Ad un uomo buono non può accadere nulla di male: i contrari non si mescolano mai. Come tutti i fiumi, tutte le piogge che cadono dal cielo, tutto il fluire delle sorgenti curative non muta la salsedine del mare e nemmeno l attenua, così l assalto dell avversità non piega la costanza dell uomo forte: egli mantiene la sua coerenza e valuta tutto l accaduto secondo le sue prospettive, perché è realmente più forte di ogni evento esterno. Classe V Nec hoc dico, non sentit illa, sed vincit, et alioqui quietus placidusque contra incurrentia attollitur. Omnia adversa exercitationes putat. Quis autem, vir modo et erectus ad honesta, non est laboris adpetens iusti et ad officia cum periculo promptus? Cui non industrio otium poena est? Athletas videmus, quibus virium cura est, cum fortissimis quibusque confligere et exigere ab iis per quos certamini praeparantur ut totis contra ipsos viribus utantur; caedi se vexarique patiuntur et, si non inveniunt singulos pares, pluribus simul obiciuntur. Marcet sine adversario virtus: tunc apparet quanta sit quantumque polleat, cum quid possit patientia ostendit. Scias licet idem viris bonis esse faciendum, ut dura ac difficilia non reformident nec de fato querantur, quidquid accidit boni consulant, in bonum vertant; non quid sed quemadmodum feras interest. POST TESTO Non vedi quanto è diversa la permissività dei padri da quella delle madri? I padri ordinano ai figli d alzarsi presto e di affrontare i loro impegni, non li lasciano riposare nemmeno in giorno di festa, spremono loro il sudore e, talvolta, le lacrime; le madri invece se li coccolano in seno, li vogliono tenere sotto la loro ombra, non li vogliono mai vedere tristi, piangenti, affaticati. Verso i buoni, Dio ha animo di padre, li ama con fortezza e dice: «Fatiche, dolori, disgrazie li tengano in attività: così conquisteranno la vera forza . Gli animali, messi a pastura nell inattività, si indeboliscono e vengono meno non solo in seguito ad uno sforzo ma, dato il loro eccessivo peso, anche per un qualunque movimento. Una felicità che non ha mai subito colpi, non resiste a nessun urto; chi invece ha dovuto combattere continuamente contro le disgrazie, fa il callo alle offese, non cede a nessuna sventura e, anche se cade, continua a combattere in ginocchio. (trad. A. Marastoni) 102

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Preparazione alla prova di indirizzo del liceo classico