InsegnArti - volume A

STORYTELLING Per parlare di selfie ci vogliono quindi almeno due condizioni: la fotografia deve essere prodotta con uno smartphone; deve essere condivisa attraverso i social network. Un dato sarebbe sufficiente a dare la misura del fenomeno: Instagram ha censito oltre 400 milioni di immagini con l hashtag #selfie. E, secondo un elaborazione di Techinfographics del 2014, Instagram ospita solo l 8% dei selfie condivisi online a livello mondiale: il 48% finisce su Facebook, il 28% su WhatsApp, il 9% su Twitter, il 5% su Snapchat e il 2% su Pinterest. Nell autoritratto fotografico, e a maggior ragione nel selfie, il soggetto non mette in scena solo se stesso, ma anche il suo incontro con un dispositivo tecnico. Nel selfie c è quasi un autentica simbiosi fra individuo e macchina: l occhio è impegnato a fissare l obiettivo, la mano a scattare e il braccio ad allontanarsi quel che basta per realizzare lo scatto. L artista concettuale Tatsumi Orimoto guida per le vie di Londra un corteo di persone con il volto nascosto da baguette. Quando scatti un selfie, pensi di assomigliare un po a Narciso? COMPETENZE IN AZIONE HAI RIFLETTUTO sugli elementi narrativi delle opere d arte, leggendo e interpretando un opera e riconoscendo i suoi collegamenti con la storia e la mitologia. HAI COMPRESO come le idee e i significati vengano espressi creativamente e comunicati in modi diversi a seconda delle epoche e dei luoghi. Quale dei due è il prolungamento dell altro: lo smartphone o la ragazza che ha fatto il selfie? HAI STIMOLATO la tua curiosità nei confronti del mondo, che è una condizione essenziale di apertura per immaginare nuove possibilità e disponibilità a partecipare a esperienze culturali. FOTOGRAFARSI: DAL MITO DI NARCISO AL SELFIE 209

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Comunicazione visiva