Nella Commedia... e oltre

NELLA COMMEDIA... DALLA STORIA ALLA COMMEDIA Federico II di Svevia Pier delle Vigne era stato il collaboratore più fidato dell uomo più potente del suo tempo, l imperatore Federico II di Svevia. Vissuto tra il 1194 e il 1250, Federico ereditò dal padre, Enrico VI, il titolo di imperatore, ovvero di sovrano ufficiale dei territori oggi corrispondenti a Germania, Austria e Italia settentrionale. Sua madre era Costanza d Altavilla, discendente della famiglia reale dei Normanni, che avevano conquistato la Sicilia e l Italia meridionale. Federico quindi si ritrovò a capo di un immenso impero. Di origini tedesche ma cresciuto a Palermo, dove erano molto vive sia la cultura bizantina sia quella araba, imparò oltre al volgare italiano l arabo, il greco, il francese e il latino e si dimostrò precocemente una persona di grande intelligenza e cultura. Governatore capace e preciso, combatté numerose guerre contro i Comuni del Nord Italia che non volevano ubbidire all Impero. Riformò inoltre il I VIAGGI LETTERARI E OLTRE sistema amministrativo e la legislazione dei suoi territori incaricando un gruppo di giuristi di riformulare l insieme delle leggi ereditate dal diritto latino: il risultato furono le Constitutiones Melphitanae, promulgate a Melfi nel 1231, che contribuirono al buon funzionamento della macchina statale imperiale. Federico fu anche promotore delle arti: amante della poesia, della filosofia e della musica trasformò la sua corte di Palermo nel primo centro intellettuale del tempo. Dante, in molti passi della sua opera, pur condannando Federico II all Inferno per il suo presunto epicureismo, esprime sempre parole di grande ammirazione per colui che ai suoi tempi era stato l ultimo imperatore capace di concepire un grande progetto politico di governo unitario dell Europa. Federico II di Hohenstaufen, miniatura, 1220-1250 ca. Dal Polidoro di Virgilio al Pier delle Vigne di Dante La storia della letteratura è attraversata dal fenomeno dell intertestualità ovvero la ripresa esplicita di un brano già scritto da un autore precedente da non confondersi con il plagio. Se uno studente copia da internet un brano e lo trasforma nella sua tesina, sta compiendo un plagio perché: non vuole che si veda che c è un precedente; evita di pensare, rubando semplicemente il pensiero di qualcun altro. Un grande scrittore, invece, quando rielabora un brano di un autore del passato: sa che i lettori riconosceranno l antecedente e vuole che lo identifichino; produce un pensiero originale perché, nel servirsi della fonte, la modifica e la trasforma dandole un nuovo significato: questa è appunto l intertestualità di un opera. La scena che compare nel canto XIII dell Inferno è l esplicita riscrittura di un brano dell Eneide di Virgilio (libro III, vv. 22-68) in cui Enea trova una pianta e ne svelle dei rami per ornare un ara dove vuole celebrare un sacrificio in onore degli dèi: [...] quel primo / arbusto che strappai da le radici, / gli scorron giù gocce di sangue bruno / a macchiare il terren. Freddo ribrezzo mi scote e per timor gela ogni vena. Dalla pianta esce la voce di Polidoro, che racconta la sua tragica storia: era stato mandato dal padre Priamo presso il re di Tracia, che credeva suo amico, per proteggerlo durante la guerra di Troia, portando con sé un ricco tesoro per mantenersi. Ma il re di Tracia, saputo della caduta di Troia, lo fece uccidere per rubargli il tesoro: Polidoro, trafitto da frecce e da lance, si era trasformato in una pianta e le armi che lo avevano colpito erano diventate i rami. Dante riprende Virgilio ma perfeziona la trama: nell ottica cristiana un simile orribile prodigio non deve accadere a un innocente, mentre è giusto che colpisca l anima di un suicida. Questi infatti, uccidendosi, ha negato l istinto di sopravvivenza, un tratto fondamentale delle due anime superiori che caratterizzano l essere umano. Per questo ridottosi alla sola anima vegetativa si ritrova con il corpo trasformato in una pianta. Tiziano, La leggenda di Polidoro, inizio del XVI secolo. 83

Antologia della Divina Commedia
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