Antologia della Divina Commedia

latino, sul libro di Bernardo, ma alcune escono dalla bocca della Vergine stessa, come in un vero e proprio fumetto, a rappresentare il dialogo tra le due figure e soprattutto il ruolo di Maria nell ispirare direttamente le preghiere e le composizioni del santo. Negli stessi anni, intorno al 1353, per l ospedale della Misericordia di Prato, nelle vicinanze di Firenze, il pittore Giovanni da Milano esegue una scena analoga (fig. 2): in un grande polittico dedicato alla Vergine, Bernardo è rappresentato come un monaco in un elegante scrittoio di legno, illuminato da una lampada. Mentre è intento a scrivere, la Vergine compare ad aiutarlo, indicandogli chiaramente come comporre i versi in suo onore. Molto più complessa è la pala di Filippino Lippi (fig. 3): siamo negli anni Ottanta del 2. Giovanni da Milano, Apparizione della Vergine a san Bernardo, particolare, 1353. Prato, Galleria Comunale. Quattrocento e gli artisti fiorentini usano la cosiddetta pala quadra , di forma squadrata appunto, in cui lo sfondo naturale prende il posto dell arcaico fondo oro. In una natura composta da rocce stratificate e scheggiate, la Vergine e quattro angeli appaiono a san Bernardo, intento a scrivere su un leggio improvvisato: sta componendo un inno dedicato proprio alla Vergine, che libera l uomo dal peccato e dal male. A questo, dunque, alludono sia il gufo e il diavolo che, rintanato in un anfratto del terreno, morde rabbioso le sue catene sia le numerose scritte su libri e cartigli che compaiono nella scena. In basso sta il committente che, vicino alle figure sacre, partecipa assorto alla visione, ma vive nel contempo in uno spazio separato. 3. Filippino Lippi, Apparizione della Vergine a san Bernardo, 1482-1486. Firenze, Chiesa della Badia Fiorentina.

Antologia della Divina Commedia
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