Antologia della Divina Commedia

Non è sicuro che Dante abbia potuto leggere l opera di Apuleio, ma questo esempio ci certifica che da molti secoli circolava l abitudine, anche letteraria, di invocare una salvatrice per aiutare un protagonista in difficoltà. Il Medioevo poi produsse un grandissimo numero di poesie dedicate alla Madonna, dall inno di Sant Ambrogio De adventu Domini, a quello di Adamo di San Vittore, In assumptione Beatae Mariae Virginis. Ma è una Lode di Cristo in latino attribuita a Claudio Claudiano che può aver ispirato il testo di Dante: questo testo, infatti, è costruito su un frequente ricorso agli ossimori. Cristo vi è definito: tu ora generato che sei sempre esistito [ ] tu genitore di tua madre (Dante scrive: Vergine madre, figlia del tuo figlio), mandato sulla terra dal tuo genitore coetaneo (cioè da Dio padre che però è coevo e consustanziale al figlio), tu che incarnandoti in Maria fosti contenuto in un pic- I VIAGGI LETTERARI Uno degli episodi narrati ne L asino d oro di Apuleio, miniatura, XV secolo. Oesterreichische Nationalbibliothek, Vienna. colo spazio nonostante nessuno spazio possa contenerti (perché Cristo in quanto infante stette nel ventre di Maria, ma in quanto Dio è infinito). Clemente Rebora e l ultimo verso della Commedia Nato a Milano nel 1885, il poeta Clemente Rebora, dopo la laurea in Lettere, trascorse la prima parte della vita tra l insegnamento nelle scuole, la passione letteraria, la pubblicazione di libri di poesie, la relazione sentimentale con la pianista russa Lidia Natus e la collaborazione con alcune delle più importanti riviste letterarie del suo tempo. La sua esistenza venne segnata fortemente dalla partecipazione alla Prima guerra mondiale: riportò infatti un violentissimo trauma cranico a seguito dello scoppio di una bomba. L inquietudine e la depressione lo perseguitarono negli anni seguenti conducendolo quasi sull orlo del suicidio finché nel 1929, a ormai 44 anni, trovò la propria strada riavvicinandosi alla fede religiosa tanto da prendere i voti l anno seguente. Da sacerdote passò gli anni fino alla morte, sopraggiunta nel 1957, tra opere di carità e la scrittura di poesie. In una delle sue ultime poesie, datata settembre 1955, Rebora si rivolge al celebre poeta americano, grande ammiratore di Dante, al tempo imprigionato in un ospedale psichiatrico, Ezra Pound. Rebora gli dedica una lirica in cui tutta l esperienza della Commedia di Dante è concentrata nell ultimo verso del poema, che viene considerato da Rebora come la vera ispirazione centrale di tutta l opera. Scorge gente che corre senza meta, umano impasto, e isolato e diviso: è inferno? è purgatorio? Il Paradiso, mentre lo sfugge, il mondo lo ricerca, sforza la gabbia di quest universo... Dante nel chiasso avanza che lo tedia: tutto solo ripete un sol verso: l Amor che muove il sole e l altre stelle. Nessun l ascolta... Incontra un drappello di quei che Dio destina ad elevare in suprema bellezza e cuori e menti: lo complimenta ognun per la Commedia... E ora (dicon) che appresta di bello? Clemente Rebora, 1950 ca. Da eterna Poesia a noi vien Dante per incuorar su quella traccia l arte che al viver vero, se vera, solleva. 347

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