INVITO ALL'ARTE - Il Paradiso terrestre

I nvIto all arte Il Paradiso terrestre La parola paradiso porta i segni di una lunga tradizione: in antico persiano il vocabolo indicava un luogo ameno e recintato, dove i giusti avrebbero goduto il premio eterno; in greco significava giardino . La tradizione cristiana utilizza il termine per indicare due luoghi differenti, a seconda che sia accompagnato dall aggettivo terrestre o celeste . Mentre quest ultimo è il luogo della beatitudine, ineffabile, in cui si gode della contemplazione di Dio, il Paradiso terrestre recuperando l accezione della cultura orientale è identificato come un vero e proprio giardino di delizie, in cui Adamo ed Eva vivono fino al peccato originale, alieni dalla sofferenza e dalla fatica, in pace con tutto il creato. In questo modo lo rappresenta, per esempio, il pittore fiammingo Hieronymous Bosch nel pannello sinistro del grande trittico Il Giardino delle Delizie (fig. 1). Dio sta presentando al primo uomo, Adamo, la sua sposa, Eva, e ne sta benedicendo l unione, tra 1. Hieronymus Bosch, Il Paradiso terrestre, 1480-1490, pannello sinistro del Trittico del Giardino delle Delizie. Madrid, Museo del Prado. numerosi animali, reali e immaginari, che sembrano giocare in armonia intorno a un laghetto da cui spicca una complessa costruzione rosa, la fontana della vita. Dov l Eden? 2. Fra Mauro, Mappamondo, 1450 ca.Venezia, Biblioteca Marciana. 242 Secondo la Bibbia, l Eden era collocato in una zona lontana, al margine delle terre conosciute, a est della Palestina, una regione assimilabile all antica Mesopotamia, irrigata da quattro fiumi, il Tigri, l Eufrate, il Pison e il Ghihon. Nel Medioevo e nei secoli successivi, mappe e raffigurazioni cartografiche tentarono di localizzare e rappresentare il Paradiso terrestre, come se fosse possibile tracciarne esattamente le coordinate. Il veneziano fra Mauro, per esempio, intorno alla metà del XV secolo, nel suo Mappamondo (fig. 2) orientato con il sud in alto, pone il Paradiso terrestre fuori dai confini del mondo abitato, che corrisponde a quello allora conosciuto e che aveva Gerusalemme al suo centro. Lo rappresenta come un isola di forma circolare, circondata da un cerchio di fuoco e dall acqua, con i cancelli saldamente chiusi.

Antologia della Divina Commedia
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