Antologia della Divina Commedia

CANTO XXX Purgatorio 36 E lo spirito mio, che già cotanto tempo era stato ch a la sua presenza non era di stupor, tremando, affranto, [34-36] E il mio spirito, che già da tanto tempo (cotanto tempo) non era stato sconvolto (era stato affranto) dalla meraviglia (stupor), tremando, per la sua presenza, 39 sanza de li occhi aver più conoscenza, per occulta virtù che da lei mosse, d antico amor sentì la gran potenza. [37-39] senza ricevere (aver) dagli occhi maggior (più) conoscenza [della donna], per un potere (virtù) misterioso (occulta) che provenne (mosse) da lei, sentì la grande forza (potenza) dell antico amore. 42 Tosto che ne la vista mi percosse l alta virtù che già m avea trafitto prima ch io fuor di p erizia fosse, [40-42] Non appena (Tosto) mi colpì (percosse) nella vista la superiore (alta) potenza (virtù) che mi aveva (avea) già trafitto prima che io fossi (fosse) fuori (fuor) dalla fanciullezza (p erizia), 45 volsimi a la sinistra col respitto col quale il fantolin corre a la mamma quando ha paura o quando elli è afflitto, [43-45] mi volsi (volsimi) a sinistra con l aspettativa (respitto) con la quale il bambino (fantolin) corre dalla mamma quando ha paura o quando egli (elli) è triste (afflitto), BEATRICE personaggi Beatrice, già cantata nella precedente opera Vita Nuova, è il grande amore della vita di Dante. Chi fosse in realtà non è possibile stabilirlo: nel suo Commento alla Commedia Giovanni Boccaccio che scriveva a Firenze nel 1373, più di cinquant anni dopo la morte di Dante e più di settanta dal suo esilio afferma che Beatrice era la figlia di Folco Portinari, un ricco banchiere romagnolo trasferitosi a Firenze. Effettivamente, nell Archivio di Stato di Firenze, in un antico documento, si legge dell esistenza di una Bice figlia di Folco Portinari, sposata nel 1280 (quando aveva tra i 14 e i 15 anni) a Simone de Bardi. La fanciulla sarebbe morta appena ventiquattrenne nel 1290. Già nella poesia degli scrittori della generazione prima di Dante, in particolare in Guido Guinizzelli, si era definita l idea di considerare la donna come un tramite verso Dio. L emozione amorosa era cioè considerata come il primo gradino di un processo spirituale interiore che muoveva dai beni terreni verso quelli celesti: un educazione delle passioni che, attraverso la donna-angelo, superava l attrazione per le cose materiali per volgersi verso quelle del Paradiso, del quale la bellezza della donna non era che una rivelazione, un anticipazione. Questo concetto è presente già nella Vita nuova: nel momen- 34-39. E lo spirito ... gran potenza: Dante non ha bisogno di individuare visivamente Beatrice: una forza segreta, quella stessa che lo anima verso Dio quindi anche verso il tramite che a Lui conduce gli fa immediatamente riconoscere l antico amor, la passione che aveva conosciuto sin da quando era fanciullo. 34-35. già cotanto presenza: dal to in cui Beatrice muore, il poeta, disperato, si mette a studiare la dottrina dei filosofi per cercare di vincere il dolore; la donna gentile che lo consola è appunto, allegoricamente, la Filosofia. Dante comprende così che Beatrice gli sta indicando la strada verso il Paradiso, raggiungibile attraverso la scienza delle verità divine. Per questo la Beatrice che incontriamo nella Commedia non è più solo la bellissima ragazza di cui Dante si era innamorato da bambino, ma l allegoria della Teologia: e in questa veste sarà da questo canto in poi la guida di Dante nel suo viaggio verso e attraverso il Paradiso. momento che Dante immagina di compiere il suo viaggio ultraterreno nel 1300, sono trascorsi dieci anni dalla morte di Beatrice, avvenuta nel 1290. 40-41. Tosto che trafitto: è un luogo comune della lirica amorosa, soprattutto di quella provenzale e stilnovistica, l effetto provocato dallo sguardo della donna sull innamorato; basti ricordare, per esempio, il Dante Gabriel Rossetti, Il saluto di Beatrice, 1869. sonetto Voi che per li occhi mi passaste l core di Guido Cavalcanti. 43-45. volsimi ... afflitto: come un bambino che, impaurito o triste, corre dalla madre per essere aiutato o consolato, Dante, sopraffatto dall emozione per l incontro con Beatrice, cerca subito Virgilio per farsi aiutare e condividere con lui l emozione, come ha già fatto innumerevoli volte nel suo viaggio. 233

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