Canto XXVII

Paradiso terrestre Canto XXVII VII cornice (lussuriosi) VI cornice (golosi) Luogo e tempo Purgatorio, VII cornice; dal tramonto di martedì 12 aprile all alba di mercoledì 13 aprile 1300 Categoria di penitenti e colpa I lussuriosi, che furono travolti dalla passione carnale Pena Camminano tra le fiamme suddivisi in due schiere lussuriosi secondo e contro natura che avanzano in direzioni opposte; quando si incontrano si baciano fraternamente e gridano esempi di castità e di lussuria punita Dante, Virgilio e Stazio raggiungono la soglia del perdono, dove l angelo della castità, cantando la sesta beatitudine, li invita a oltrepassare la cortina di fuoco per purificarsi. Dante è terrorizzato dalle fiamme ma Virgilio lo rassicura dicendogli che in Purgatorio esiste la sofferenza, ma non la morte; così lo sprona rammentandogli che tra lui e Beatrice si frappone ormai solo quel fuoco. A quelle parole si convince. Virgilio entra per primo tra le fiamme, seguito da Dante e Stazio. Il calore è quasi insopportabile; una voce incita i tre poeti ad affrettare il passo perché la notte è vicina. Iniziano così a salire la scala scavata nella roccia che porta al Paradiso terrestre ma, al sopraggiungere delle tenebre, si fermano, facendo ognuno di uno scalino il proprio giaciglio. Dante, dopo aver notato come in quella parte di cielo le stelle siano più brillanti, si addormenta: poco prima dell alba sogna Lia, prima moglie di Giacobbe, che passeggia alla ricerca di fiori. La donna dice di volerne ricavare una ghirlanda con cui farsi bella, mentre sua sorella Rachele, seconda moglie del patriarca, sta sempre seduta a guardarsi allo specchio. Lia rappresenta la vita attiva, Rachele quella contemplativa. Destatosi, Dante e le due guide riprendono il cammino continuando nell ascesa. A questo punto Virgilio comunica a Dante che è terminato il percorso di purificazione attraverso le sofferenze temporanee del Purga- William Blake, Dante e Stazio dormienti con Virgilio, 1825 ca. 228 torio e quelle eterne dell Inferno e gli indica un praticello fiorito dove potrà attendere l arrivo di Beatrice. Dante, che si sente leggero, termina l ascesa con grande vigore e Virgilio sulla cima si congeda spiegandogli che ormai è libero e padrone di sé stesso e non ha più bisogno della sua guida.

Antologia della Divina Commedia
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