Antologia della Divina Commedia

96 Là ne venimmo; e lo scaglion primaio bianco marmo era sì pulito e terso, ch io mi specchiai in esso qual io paio. [94-96] Ci andammo (Là ne venimmo); e il primo gradino (scaglion) era così levigato (pulito) e lucido (terso) che io mi rispecchiai in esso così come appaio. 99 Era il secondo tinto più che perso, d una petrina ruvida e arsiccia, crepata per lo lungo e per traverso. [97-99] Il secondo era scuro (tinto) più del nero violaceo (perso), di una pietra ruvida e secca (arsiccia), crepata sia orizzontalmente (per lo lungo) sia verticalmente (per traverso). 102 Lo terzo, che di sopra s ammassiccia, porfido mi parea, sì fiammeggiante come sangue che fuor di vena spiccia. [100-102] Il terzo, che gravava compatto (s ammassiccia) sopra gli altri (di sopra), mi sembrava (parea) porfido, rosso fiammante come sangue che zampilla (fuor... spiccia) da una vena. 105 Sovra questo ten a ambo le piante l angel di Dio sedendo in su la soglia che mi sembiava pietra di diamante. [103-105] L angelo di Dio teneva (ten a) entrambe le piante [dei piedi] sopra questo sedendo sulla soglia che mi sembrava (sembiava) [fatta] di diamante (pietra di diamante). 94-96. scaglion primaio ... paio: tutta la scena tra l angelo e Dante rappresenta un allegoria* del rito della confessione, attraverso il quale il peccatore, ammettendo le sue colpe, si prepara a espiarle, avviandosi così verso la salvezza. I tre gradini simbolizzano i tre momenti della confessione: il primo, che rappresenta l esame di coscienza del peccatore, è fatto di un marmo così lucido che Dante dichiara di vedercisi riflesso. La confessione infatti esige la trasparenza : il penitente deve specchiarsi per poter riconoscere e affrontare tutte le colpe da confessare (confessio oris). 97-99. il secondo ... per traverso: è il 186 simbolo della contritio cordis, ovvero il dolore del cuore , dovuto al senso di colpa per la coscienza dei peccati commessi. Per questo è rosso scuro tendente al nero ed è attraversato da crepe che formano una croce, a simbolizzare la condizione di sofferenza interiore e vergogna del peccatore che riconosce di aver commesso il male. 100-102. lo terzo ... vena spiccia: il terzo e ultimo momento della confessione si fonda sull ardore di carità per questo è simboleggiato dal rosso brillante del porfido che spinge il penitente a perseverare nel bene e a intraprendere con fermezza e determinazione il cammino di espiazione: al termine del percorso lo attenderà la satisfactio operis, ovvero la soddisfazione di aver espiato i peccati e aver ottenuto l assoluzione. 103-105. ten a ambo ... pietra di diamante: in questo complesso scenario l angelo rappresenta la figura del confessore. Il diamante, simbolo di costanza secondo la tradizione, costituisce la base della porta, al di sopra dei tre gradini, su cui poggia le piante dei piedi l angelo guardiano: è l emblema della severa fermezza del giudizio divino nell ammettere all interno del Purgatorio solo coloro che si pentono sinceramente.

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