Antologia della Divina Commedia

24 Io vidi quello essercito gentile tacito poscia riguardare in sùe, quasi aspettando, palido e umìle; [22-24] Io vidi quel gruppo (essercito) di nobili (gentile) silenzioso (tacito) guardare (riguardare) poi verso l alto (sùe), come (quasi) attendendo (aspettando), pallido e umile; 27 e vidi uscir de l alto e scender giùe due angeli con due spade affocate, tronche e private de le punte sue. [25-27] e vidi spuntare (uscir) dall alto e scendere giù (giùe) due angeli con due spade infuocate (affocate), tronche e prive delle loro (sue) punte. 30 Verdi come fogliette pur mo nate erano in veste, che da verdi penne percosse traean dietro e ventilate. [28-30] Erano in vesti verdi come foglioline (fogliette) appena (pur mo) spuntate (nate), [vesti che] si tiravano dietro (traean dietro) colpite (percosse) e agitate al vento (ventilate) [del battito] di ali (penne) verdi. 33 L un poco sovra noi a star si venne, e l altro scese in l opposita sponda, sì che la gente in mezzo si contenne. [31-33] Uno si fermò (a star si venne) poco sopra (sovra) a noi e l altro scese sul margine opposto (opposita) [della valle], così che il gruppo delle anime (gente) fu contenuto (si contenne) in mezzo. 36 Ben discern a in lor la testa bionda; ma ne la faccia l occhio si smarria, come virtù ch a troppo si confonda. [34-36] Distinguevo (discern a) bene in loro la testa bionda; ma l occhio si smarriva nel loro volto (ne la faccia), come la facoltà dei sensi (virtù) si perde (confonda) per l eccessiva sollecitazione (a troppo). 39 «Ambo vegnon del grembo di Maria , disse Sordello, «a guardia de la valle, per lo serpente che verrà vie via . [37-39] Sordello disse: «Vengono (vegnon) entrambi (Ambo) dal grembo di Maria per fare la guardia (a guardia) alla valle, a causa del serpente che verrà a momenti (vie via) . 42 Ond io, che non sapeva per qual calle, mi volsi intorno, e stretto m accostai, tutto gelato, a le fidate spalle. [40-42] E allora io (Ond io), che non sapevo da quale via (per qual calle) [sarebbe venuto il serpente], mi girai (volsi) intorno, e mi avvicinai (accostai) stretto, tutto ghiacciato (gelato) [per la paura], alle spalle fidate [di Virgilio]. 45 E Sordello anco: «Or avvalliamo omai tra le grandi ombre, e parleremo ad esse; graz oso fia lor vedervi assai . [43-45] E Sordello [disse] anche: «Ora scendiamo finalmente (omai) nella valle (avvalliamo) tra le nobili (grandi) anime (ombre) e parleremo a esse; a loro sarà (fia) assai gradito (graz oso) vedervi . 48 Solo tre passi credo ch i scendesse, e fui di sotto, e vidi un che mirava pur me, come conoscer mi volesse. [46-48] Credo di essere sceso (i scendesse) solo tre passi, e fui di sotto [nella valle], e vidi uno che mi guardava fissamente (mirava pur) come se mi volesse conoscere. 24. palido e umìle: pallido per il timore reverenziale, umile per la devozione e l abbandono nei confronti degli angeli che stanno per arrivare. 26-27. spade affocate ... punte sue: nella Bibbia (Genesi, III, 24) si parla dei cherubini che vengono mandati da Dio a guardia dell Eden per impedire che gli uomini cerchino di rientrarvi dopo il peccato originale: essi sono descritti armati di 172 spade di fiamme , fiammeggianti (flammeus gladius). Questi angeli, invece, sono inviati da Dio non a sorvegliare, ma a difendere gli uomini dal serpente che a breve insidierà la valletta: hanno quindi le spade spuntate, poiché hanno solo funzione difensiva e non offensiva. 34-36. Ben discern a ... si confonda: Dante distingue i capelli biondi degli angeli (secondo l iconografia tradizionale) ma non il loro volto perché le creature celesti emettono una luce accecante per gli occhi umani. Il poeta anticipa uno dei temi ricorrenti della cantica paradisiaca, quello dei limiti dei sensi umani di fronte alla sfolgorante luminosità e bellezza dei cieli e delle creature che li abitano. 37. grembo di Maria: con questa perifrasi* il poeta intende la parte del cielo dove risiede Maria, ovvero l Empireo.

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