Antologia della Divina Commedia

120 sì che l pregno aere in acqua si converse; la pioggia cadde, e a fossati venne di lei ciò che la terra non sofferse; [118-120] al punto che l aria (aere) satura (pregno) si trasformò (converse) in acqua; cadde la pioggia e si riversò (venne) nei fossati quella parte di lei (di lei ciò) che la terra non poté assorbire (non sofferse); 123 e come ai rivi grandi si convenne, ver lo fiume real tanto veloce si ruinò, che nulla la ritenne. [121-123] e come [l acqua] confluì (si convenne) nei torrenti (rivi grandi), si riversò (ruinò) verso il fiume reale così velocemente (tanto veloce) che nulla poté fermarla (la ritenne). 126 Lo corpo mio gelato in su la foce trovò l Archian rubesto; e quel sospinse ne l Arno, e sciolse al mio petto la croce [124-126] L Archiano impetuoso (rubesto) trovò il mio corpo gelato sulla foce; e lo (quel) sospinse nell Arno, e sciolse la croce sul mio petto 129 ch i fe di me quando l dolor mi vinse; voltòmmi per le ripe e per lo fondo, poi di sua preda mi coperse e cinse . [127-129] ch io feci con le mie braccia (di me) quando il rimorso ( l dolor) mi sopraffece (mi vinse); mi rivoltò (voltòmmi) sulle rive (ripe) e sul fondo, poi con la sua preda [i detriti trascinati dalla corrente] mi ricoprì (coperse) e mi circondò (cinse) . 132 «Deh, quando tu sarai tornato al mondo e riposato de la lunga via , seguitò l terzo spirito al secondo, [130-132] «Quando tu sarai tornato nel mondo [dei vivi] e ti sarai riposato del lungo cammino (de la lunga via) , il terzo spirito continuò facendo seguito (seguitò) al secondo, 135 «ricorditi di me, che son la Pia; Siena mi fé, disfecemi Maremma: salsi colui che nnanellata pria [133-135] «ricordati di me, che sono Pia; Siena mi generò (mi fé) e la Maremma mi uccise (disfecemi): lo sa (salsi) quello che, sposandomi ( nnanellata), prima (pria) 136 disposando m avea con la sua gemma . [136] mi aveva messo l anello [al dito] (disposando) con la sua gemma . PIA DE TOLOMEI Poche e incerte sono le notizie relative alla Pia che prende la parola negli ultimi quattro versi del canto. La maggioranza degli antichi commentatori della Commedia la identifica con una donna della famiglia dei Tolomei di Siena, andata in sposa a Nello dei Pannocchieschi, 122. lo fiume real: erano detti fiumi reali quei corsi d acqua che non sfociavano in un altro fiume, ma direttamente nel mare; in questo caso il poeta si riferisce all Arno. 124. corpo mio gelato: il cadavere di Bonconte è ormai congelato perché privo di vita. 126-127. sciolse ... mi vinse: nell ultimo istante di vita Bonconte pone le braccia in forma di croce come segno di pentimento e di invocazione della misericordia divina; la forza travolgente del fiume, che lo rivolta e lo ricopre con le sue acque e i detriti trasportati dalla corrente, scioglie la croce che aveva formato con il suo stesso corpo. 156 PERSONAGGI podestà di Volterra e di Lucca, il quale avrebbe ordinato ai suoi servitori o per potersi risposare o per punire un tradimento di uccidere la moglie. La donna sarebbe stata gettata da un balcone del Castello della Pietra, appunto in Maremma, un luogo oggi noto come Salto della Contessa . 132. terzo spirito: prima di Bonconte da Montefeltro, Dante aveva già parlato con uno spirito di questa zona dell Antipurgatorio, Iacopo del Cassero, anche lui assassinato; l anima che adesso si manifesta e che prende la parola è dunque la terza. 134. Siena ... Maremma: si noti la struttura a chiasmo* della frase (località + me + verbo fare / verbo disfare + mi + località), che ricorda un epigrafe tombale. Il verso riassume brevemente un intera vita per la quale in fondo la Pia (X Personaggi) non ha più alcun interesse, avendo perdonato chi le ha fatto del male ed essendo piena di carità cristiana e, come gli altri penitenti, protesa verso il percorso di purificazione. Con la parola Maremma Dante intendeva la zona costiera del Lazio settentrionale e della Toscana meridionale. 135. Salsi colui: non c è rabbia o rancore in Pia verso il suo assassino: la donna con dolcezza e tristezza ricorda che quell uomo, sposandola, aveva promesso di amarla e rispettarla. 135-136. nnanellata pria gemma: disposare e inanellare identificano i due momenti del matrimonio: nel primo si dichiarava la volontà di convolare a nozze, nel secondo si metteva l anello al dito come pegno concreto di tale volontà.

Antologia della Divina Commedia
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