Antologia della Divina Commedia

Ma il ritratto più pregno di ammirazione lo scrive il poeta Lucano nel suo poema sulla guerra civile, il Bellum civile (o Pharsalia): [ ] Questi furono i costumi e la costante / disciplina dell austero Catone: serbare la misura, tenersi / nei limiti, seguire la natura, sacrificare la vita alla patria, / non credersi nato per sé ma per tutti gli uomini. / Per lui era come un banchetto aver resistito alla fame; / per lui un tetto che lo riparasse dalla DANTE PER IMMAGINI tempesta era come una casa da ricchi / e la ruvida toga gettata sulle spalle al modo degli antichi era come una veste preziosa. / Per lui il fine supremo dei rapporti sessuali erano i figli. / Fu come un padre e un marito per Roma, / difensore della giustizia, custode della rigorosa onestà, virtuoso / per il comune interesse; mai, in nessuna delle azioni compiute da Catone / si insinuò un qualche egoistico piacere personale. Il Purgatorio nella pittura del Quattrocento Esaminiamo due delle opere iconografiche che offrono una rappresentazione del Purgatorio dantesco. La prima è il celebre Dante con in mano la Divina Commedia dipinta da Domenico di Michelino nel 1465 nella cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze. Al centro si vede il poeta con in mano il suo poema. Alla destra è rappresentata la città di Firenze, alla sinistra l Inferno, in alto le sfere dei cieli. E al centro, dietro il poeta, c è la più famosa raffigurazione della montagna del Purgatorio, nella quale si riconoscono distintamente le sette cornici con i penitenti, l angelo della porta del Purgatorio e, in cima, il Paradiso terrestre (figura sotto). L altra si trova nella cappella di San Brizio del Duomo di Orvieto, decorata con un celebre ciclo di affreschi realizzato da grandi pittori del Quattrocento, le Storie degli ultimi giorni: tra questi figura anche un medaglione realizzato da Luca Signorelli tra il 1499 e il 1502 con Dante impegnato nella scrittura, circondato da quattro tondi contenenti scene tratte dai primi canti del Purgatorio. Nel tondo si distinguono bene Dante e Virgilio, prima da soli, poi in secondo piano mentre vedono l angelo nocchiero che ha trasportato con la barca le anime di coloro che sono appena defunti sull isola del Purgatorio, e infine in terzo piano mentre chiedono alle anime penitenti la strada per la salita del monte. 139

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