Canto XXXIII

CANTO XXXIII IX cerchio Caina (VV. 1-78) IX cerchio Antenòra e Tolomea IX cerchio Giudecca Luogo IX cerchio, seconda e terza zona: Antenòra e Tolomea Tempo Circa le 18 di sabato 9 aprile 1300 Categoria di dannati e colpa I traditori della patria (Antenòra) e degli ospiti (Tolomea) Pena I primi sono conficcati fino al collo nel ghiaccio del lago Cocito; i secondi stanno supini e soffrono per le lacrime che non fuoriescono, a causa del ghiaccio sul viso Personaggi Dante, Virgilio, Ugolino della Gherardesca, Ruggieri degli Ubaldini, Frate Alberigo e Branca Doria [1-78] IL RACCONTO DI UGOLINO [91-108] L INGRESSO NELLA TERZA ZONA Rispondendo a Dante (v. canto XXXII), il conte Ugolino rivela la sua identità e quella del dannato cui rode il cranio, l arcivescovo Ruggieri, che lo fece imprigionare a tradimento nella Torre della Muda, a Pisa, insieme ai figli e ai nipoti. Ugolino racconta che, dopo diversi mesi di carcerazione, ebbe un sogno premonitore in cui un lupo e i suoi cuccioli venivano inseguiti e dilaniati da cagne magre e fameliche. Al risveglio, sentendo i figli piangere nel sonno per la fame e inchiodare la porta di ingresso della torre, comprende di essere destinato a morire di fame insieme ai ragazzi. Dopo una lunga agonia, uno dopo l altro i prigionieri cadono stremati; l ultimo a cedere, sopraffatto dall inedia e dal dolore, è Ugolino. Terminato il terribile racconto, il dannato riprende il fiero pasto. I due poeti entrano nella terza zona del nono cerchio, Tolomea: qui i dannati, supini, soffrono per le lacrime che, impedite nella fuoriuscita dal ghiaccio formatosi sul viso, rientrano negli occhi e provocano loro dolore. Dante chiede quale sia l origine del vento che sente soffiare, ma Virgilio lo invita ad aspettare: tra poco lo saprà. [79-90] L INVETTIVA CONTRO PISA Lo sdegno di Dante di fronte all orribile vicenda si traduce in una dura invettiva contro Pisa, che si augura di vedere sommersa dall Arno; tale sarebbe la giusta punizione per la ferocia di una città che, pur tradita da Ugolino, non doveva sacrificare la vita dei suoi figli innocenti. [109-157] FRATE ALBERIGO E L INVETTIVA CONTRO I GENOVESI Un dannato si rivolge ai due pellegrini, pregandoli di togliergli le lacrime ghiacciate che gli impediscono di piangere; Dante promette di farlo se egli rivelerà la sua identità. Lo spirito dichiara allora di essere frate Alberigo (colpevole di aver fatto uccidere a tradimento due suoi parenti) e spiega che l anima dei peccatori lì puniti precipita all Inferno già nel momento in cui il tradimento è compiuto, mentre un diavolo si incarna nel loro corpo fino alla morte. Indica come esempio il genovese Branca Doria (punito per il tradimento del suocero Michele Zanche, barattiere citato nel canto XXII), che si trova all Inferno anche se il suo corpo è ancora sulla Terra. Dante, in segno di disprezzo, rifiuta di rispettare la promessa fatta all inizio del loro colloquio e coglie l occasione per pronunciare una dura invettiva contro la malvagità dei genovesi. UGOLINO DELLA GHERARDESCA Ugolino, conte di Donoratico, nacque all inizio del XIII secolo da una delle più importanti famiglie ghibelline toscane, che aveva anche vasti possedimenti in Sardegna. Per tutelare gli interessi familiari nell isola, messi a rischio dalla politica del Comune di Pisa, strinse un accordo con il capo dei guelfi pisani, il genero Giovanni Visconti, assumendo un ruolo di primo piano in quella città. La sua azione destò i sospetti dei ghibellini pisani, soprattutto per il suo comportamento dopo la battaglia della 116 PERSONAGGI Meloria del 1284, in cui la flotta pisana fu distrutta da quella genovese. Nelle trattative con i nemici, infatti, egli cedette territori, castelli e piccole città, apparendo agli occhi dei suoi concittadini animato da interessi personali. Quando nel 1288 l arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini, nobile del fronte ghibellino, si impadronì del potere a Pisa, lo fece arrestare e incarcerare nella Torre della Muda con due figli e due nipoti. Dopo alcuni mesi era ormai il 1289 i prigionieri furono lasciati morire di fame.

Antologia della Divina Commedia
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