Antologia della Divina Commedia

CANTI XXXI-XXXII Inferno 126 Noi eravam partiti già da ello, ch io vidi due ghiacciati in una buca, sì che l un capo a l altro era cappello; [124-126] Noi ci eravamo già allontanati (partiti) da quello (ello), quando (ch ) vidi due [dannati] confitti nel ghiaccio (ghiacciati) in una sola buca, così che una testa (l un capo) faceva da (era) cappello all altra; 129 e come l pan per fame si manduca, così l sovran li denti a l altro pose là ve l cervel s aggiugne con la nuca: [127-129] e come si mangia (manduca) il pane per la fame, così quello che stava sopra ( l sovran) conficcò (pose) i denti là dove ( ve) il cervello si unisce (s aggiugne) al midollo spinale (nuca): 132 non altrimenti Tid o si rose le tempie a Menalippo per disdegno, che quei faceva il teschio e l altre cose. [130-132] non diversamente (altrimenti) Tideo rose le tempie a Menalippo per l odio (disdegno), da come quello (che quei) faceva con il teschio e il resto (l altre cose) [la materia cerebrale]. 135 «O tu che mostri per sì bestial segno odio sovra colui che tu ti mangi, dimmi l perché , diss io, «per tal convegno, [133-135] «O tu che con (per) una manifestazione (segno) così bestiale mostri odio verso (sovra) colui che tu ti mangi, dimmi il perché , dissi io «a tale patto (convegno), 138 che se tu a ragion di lui ti piangi, sappiendo chi voi siete e la sua pecca, nel mondo suso ancora io te ne cangi, [136-138] che se tu ti lamenti (ti piangi) a ragione di lui, sapendo (sappiendo) chi siete e la sua colpa (pecca), io te ne ricambi (te ne cangi) nel mondo dei vivi (mondo suso), 139 se quella con ch io parlo non si secca . [139] se quella con cui io parlo [la lingua] non mi si secca . Gustave Doré, Ugolino rode il cranio dell arcivescovo Ruggieri, 1861-1868. 124. ello: Bocca degli Abati, con cui Dante ha appena parlato. 125. due ghiacciati: si tratta di Ugolino della Gherardesca (X Personaggi), protagonista della prima parte del canto XXXIII, e dell arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini. 129. nuca: nel linguaggio medico del tempo la parola nuca indicava propriamente il midollo spinale. 130-131. Tid o Menalippo: nella Tebaide del poeta latino Stazio si narra della violenta guerra combattuta per il controllo della città di Tebe. In una delle battaglie, il guerriero Tideo venne ferito a morte da Menalippo. Capaneo, raggiunto Menalippo, lo uccise e portò la sua testa a Tideo che, morente, sfogò la sua rabbia mordendo il cranio del suo omicida. Dante associa qui un espressione quotidiana (come l pan per fame si manduca) a un colto riferimento letterario. 131. tempie: con una sineddoche*, il poeta si riferisce alla testa (il tutto) indicando soltanto le tempie (una parte). 135-139. dimmi l perché si secca: Dante propone al dannato un patto (convegno): gli chiede di narrargli il motivo per cui egli sta divorando la testa dell altro e, se giudicherà giusto il suo risentimento, in cambio riferirà nel mondo dei vivi, difendendone dunque la memoria. Sempre che non gli si secchi la lingua. 115

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