Antologia della Divina Commedia

CANTO XXVI Inferno 90 indi la cima qua e là menando, come fosse la lingua che parlasse, gittò voce di fuori e disse: «Quando [88-90] quindi muovendo (menando) la cima qua e là, come fosse una lingua che parlasse, mandò (gittò) fuori la voce e disse: «Quando 93 mi diparti da Circe, che sottrasse me più d un anno là presso a Gaeta, prima che sì En a la nomasse, [91-93] mi allontanai (mi diparti ) da Circe, che mi trattenne (sottrasse) più di un anno là presso Gaeta, prima che Enea così la chiamasse (nomasse), 96 né dolcezza di figlio, né la pieta del vecchio padre, né l debito amore lo qual dovea Penelopè far lieta, [94-96] né la dolcezza del figlio, né la devozione (pieta) per il vecchio padre, né l amore dovuto (debito) a Penelope, che doveva farla felice (lieta), [97-99] poterono (potero) vincere dentro di me l ardore che io ebbi di divenire esperto del mondo, e dei vizi e del valore umani; 99 vincer potero dentro a me l ardore ch i ebbi a divenir del mondo esperto e de li vizi umani e del valore; Ulisse e le sirene, mosaico, III secolo. 91. Circe: durante i dieci anni di peregrinazione nel Mediterraneo, dopo la partenza da Troia, Ulisse e i compagni giunsero sulle coste del Lazio, dove rimasero prigionieri della maga Circe, che con i suoi poteri aveva ammaliato e poi trasformato in porci i compagni di Ulisse. 92-93. Gaeta nomasse: al tempo di Ulisse Gaeta non aveva ancora quel nome; glielo avrebbe dato in seguito Enea, che, in viaggio verso il Lazio, seppellì in quel luogo la sua vecchia nutrice Caieta, da cui il toponimo Gaeta (Eneide, VII, vv. 1-7). 94-96. né né né: l insopprimibile bisogno di Ulisse di conoscere l ignoto è espresso con una triplice negazione. Per tre volte Ulisse nega che gli affetti più forti che legano un uomo alla propria casa (l amore per il figlio, per il padre e per la moglie) potessero trattenerlo. 98-99. del mondo esperto valore: alla triplice negazione dei versi 94-96 corrisponde qui una triplice affermazione: come gli affetti non valgono a trattenere Ulisse a casa, il desiderio di scoprire il mondo, i vizi e i pregi dell umanità lo spingono a viaggiare. Ulisse costruisce il suo discorso ricorrendo a complesse strutture sintattiche, analoghe a quelle che Dante-autore ha utilizzato nella prima parte del canto (vv. 25-42). 103

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