Promessi sposi

I PROMESSI SPOSI 90 95 100 105 110 scrivere, dicendo che, giacché la c era questa birberia,48 dovevano almeno profittarne anche loro. Il bello era a sentirlo raccontare le sue avventure: e finiva sempre col dire le gran cose che ci aveva imparate, per governarsi49 meglio in avvenire. Ho imparato, diceva, a non mettermi ne tumulti: ho imparato a non predicare in piazza: ho imparato a guardare con chi parlo: ho imparato a non alzar troppo il gomito:50 ho imparato a non tenere in mano il martello delle porte,51 quando c è lì d intorno gente che ha la testa calda: ho imparato a non attaccarmi un campanello al piede,52 prima d aver pensato quel che possa nascere. E cent altre cose. Lucia però, non che trovasse la dottrina53 falsa in sé, ma non n era soddisfatta; le pareva, così in confuso,54 che ci mancasse qualcosa. A forza di sentir ripetere la stessa canzone,55 e di pensarci sopra ogni volta, e io, disse un giorno al suo moralista,56 cosa volete che abbia imparato? Io non sono andata a cercare i guai: son loro che sono venuti a cercar me. Quando57 non voleste dire, aggiunse, soavemente sorridendo, che il mio sproposito58 sia stato quello di volervi bene, e di promettermi a voi. Renzo, alla prima, rimase impicciato.59 Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, conclusero che i guai vengono bensì spesso, perché ci si è dato cagione;60 ma che la condotta più cauta e più innocente non basta a tenerli lontani; e che quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore. Questa conclusione, benché trovata da povera gente, c è parsa così giusta, che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo61 di tutta la storia. La quale, se non v è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l ha scritta, e anche un pochino a chi l ha raccomodata.62 Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s è fatto apposta. 48. birberia: trovata da birbanti. 49. governarsi: comportarsi. 50. Ho imparato gomito: a non esagerare con l alcol. Renzo allude alle disavventure capitate durante la sua prima permanenza a Milano. 51. tenere porte: non tenere in mano il battente della porta, quando intorno c è gente poco ragionevole. Si riferisce all episodio in cui, dopo aver picchiato al portone del palazzo di don Ferrante, viene additato come untore (capitolo XXXIV). 136 52. non al piede: non attirare l attenzione. Durante la visita al lazzaretto, in effetti, Renzo si era finto un monatto con l aiuto di un campanello, che aveva però attirato l attenzione di un commissario (capitolo XXXVI). 53. dottrina: le idee di Renzo, poco dopo definito con altrettanta ironia moralista . 54. così in confuso: vagamente. 55. la stessa canzone: la stessa solfa. 56. suo moralista: Renzo. 57. Quando: a meno che. 58. sproposito: sciocchezza. 59. impicciato: impacciato, interdetto. 60. ci si è dato cagione: li si è causati. 61. il sugo: il senso. 62. a chi l ha scritta raccomodata: cioè al fittizio autore Anonimo del Seicento e all autore reale che l ha sistemata.

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