Classe di letteratura - Giacomo Leopardi

18) e omaggiandola con epiteti diversi (Vergine, v. 37; Intatta, v. 57; solinga, eterna peregrina, v. 61; giovinetta immortal, v. 99). A dispetto della drammaticità dei contenuti, anche la rima in -ale che chiude ogni strofa conferisce al testo l inflessione di una cantilena. 6. possibile affermare che la luna abbia alcune caratteristiche tipiche di una divinità? Quali e perché? 7. Individua, in una strofa a tua scelta, rime, assonanze ed enjambement e rifletti sul ritmo complessivo del componimento. La metafora del viaggio Per esprimere il carattere assoluto della sofferenza esistenziale, Leopardi insiste in tutto il componimento sulla rappresentazione del cammino come metafora di un disperato tentativo di sfuggire alla natura. Al pastore errante (nell aggettivo si fondono l idea del suo nomadismo e l errore del suo pensiero: O forse erra dal vero, v. 139) si aggiunge l immagine allegorica del vecchierel bianco (v. 21), destinato a chiudere il proprio faticoso e frenetico viaggio nell abisso orrido (v. 35) del nulla. Né d altra parte un movimento fittizio, creato dall immaginazione, è in grado di produrre un esito diverso da quello stabilito: se anche il pastore, e con lui tutta l umanità, potesse volare come un uccello sulle nubi o dilagare come un tuono da una cima all altra dei monti, non potrebbe comunque sottrarsi alla condanna decretata dalla natura e fissata dal poeta con un ultima, lapidaria e inequivocabile sentenza: è funesto a chi nasce il dì natale (v. 143). 8. Individua nel testo i punti in cui vi sono riferimenti al viaggio della luna e a quello del pastore. 9. Spiega il significato della similitudine che si instaura nella seconda strofa: in particolare, che cos è l abisso orrido, immenso (v. 35)? 10.| SCRIVERE PER CONFRONTARE | Il motivo del viaggio collega questo canto al Dialogo della Natura e di un Islandese ( T20, p. 140). Confronta il passo delle Operette morali con questo canto in un testo argomentativo di circa 20 righe. 11. | SCRIVERE PER RACCONTARE | Leopardi esprime in questo componimento il tedio e il profondo disagio interiore che esso determina. Hai mai provato direttamente questa sensazione oppure conosci qualcuno che ne soffre e che te ne ha parlato? Anche se non hai sperimentato direttamente tale stato d animo, quale ritieni possa essere un modo per liberarsi dalla cappa di malessere che esso provoca? Motiva la tua risposta in un testo di circa 30 righe. La luna e i pastori Due pastori, un uomo e, su un mulo, una donna, spingono un gregge di pecore al crepuscolo, mentre il cielo è già rischiarato da una falce di luna. L autore di questo poetico disegno a pastello è il francese Jean-Fran ois Millet (1814-1875), uno dei primi artisti a raffigurare contadini e lavoratori con una nobile dignità fino ad allora sconosciuta, in modo umano e partecipe della loro fatica, con un attenzione alla vita dei campi e alle sue differenti attività in ogni momento della giornata e in ogni stagione dell anno. I suoi dipinti però non sono realistici: spesso gli schemi compositivi denunciano matrici classiche o il riferimento a soggetti religiosi. In questo caso, la luce che s irradia dalla luna diventa quasi mistica e i due pastori assomigliano a Maria e Giuseppe mentre fuggono dal re Erode verso l Egitto. Jean-Fran ois Millet, Crepuscolo, 1859-1863 ca. Boston, Museum of Fine Arts.

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