T12 - A Silvia

A Silvia / T12 / Canti, 21 / L inganno della natura / Composta a Pisa nel 1828, questa canzone inaugura la serie dei cinque componimenti pisano-recanatesi o grandi idilli , nei quali dal quadro d ambiente si passa alla nostalgica rievocazione di quelle dolci illusioni poi perdute a contatto con l «arido vero . METRO Canzone libera composta da 6 strofe di diversa misura, formate da endecasillabi e settenari liberamente rimati. Apostrofe a Silvia 5 Silvia e la primavera 10 La contemplazione di Silvia da parte del poeta 15 20 Silvia, rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale, quando beltà splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, e tu, lieta e pensosa, il limitare di gioventù salivi? Audio LETTURA Sonavan le quiete stanze, e le vie dintorno, al tuo perpetuo canto, allor che all opre femminili intenta sedevi, assai contenta di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi così menare il giorno. Io gli studi leggiadri talor lasciando e le sudate carte, ove il tempo mio primo e di me si spendea la miglior parte, d in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce 1 Silvia: dato il carattere simbolico di que- sta figura femminile, il problema dell identificazione risulta del tutto marginale. In ogni caso, l ipotesi ancora oggi più attendibile è che dietro il suo nome si celi Teresa Fattorini, la figlia del cocchiere di casa Leopardi, morta diciottenne di tisi nel 1818. Il poeta la rinomina come la ninfa amata dal protagonista del dramma pastorale Aminta di Tasso. rimembri: ricordi. In versioni precedenti Leopardi aveva scelto «sovvienti e «rammenti . 2 quel mortale: la giovinezza. 4 ridenti e fuggitivi: luminosi (di gioia) e sfuggenti (il pudore della ragazza la porta a non fissare il proprio sguardo in quello altrui, ma piuttosto a evitarlo). L aggettivo fuggitivi evoca anche «la malinconia per la rapida fuga della bellezza (Dotti). 5 pensosa: assorta; in coppia ossimorica con il precedente lieta. il limitare: la soglia. Silvia stava per varcare la soglia della giovinezza, cioè stava per passare dall adolescenza agli anni della giovane età adulta. 9 perpetuo: continuo. 10 opre femminili: si intende la tessitura, tradizionalmente attività femminile. 12 vago: l aggettivo evoca un sogno incerto e indeterminato, quale è spesso quello dei giovani in merito al loro futuro. 13 maggio odoroso: maggio profumato dalla fioritura primaverile. Per alcuni critici, l espressione ha una valenza realistica, in quanto Silvia morirà a settembre; prevale tuttavia tra gli studiosi l ipotesi che il mese sia menzionato per il suo simbolico significato di rigenerazione oltre che per le sue evocazioni letterarie (maggio è il mese poetico per eccellenza). 14 menare: trascorrere. 15-16 studi leggiadri sudate carte: se- condo l interpretazione tradizionale i primi sarebbero gli studi di poesia italiana, le seconde l apprendimento delle lingue antiche (soprattutto latino e greco). Ma non è necessario distinguere: qui Leopardi potrebbe anche intendere lo studio in generale, che è insieme fonte di piacere e di fatica. 17-18 ove parte: nei quali si consumava la giovinezza (il tempo mio primo), che è la parte migliore di me (cioè della vita di ogni uomo). 19 d in su i veroni ostello: dai balconi della casa paterna. Paterno ostello è espressione ariostesca (Orlando furioso, XVIII, 73, v. 5). 20 porgea gli orecchi: ascoltavo. L AUTORE / 81

Classe di letteratura - Giacomo Leopardi
Classe di letteratura - Giacomo Leopardi