Pagine di realtà - Giornalismo e libertà: un connubio

cazion CA e CIVI Pagine di realtà Edu Giornalismo e libertà: un connubio difficile? Leopardi afferma di voler realizzare un giornale «inutile , nel senso di lontano da ogni impegno di parte e dalla volontà di servire una certa idea preconfezionata. Esiste oggi questo tipo di giornalismo, una stampa cioè non condizionata dal potere, indipendente, realmente libera al punto da rivelare verità scomode e opinioni controcorrente? Oggi, la concorrenza di Internet ha modificato profondamente il linguaggio della carta stampata, spesso banalizzandolo e rendendolo più soggetto a condizionamenti, limitazioni, censure. Su questo aspetto e su come sia cambiato il lavoro del giornalista ragiona qui una delle più importanti firme italiane del secondo dopoguerra, Tiziano Terzani (1938-2004), che in un libro-testamento risponde al figlio Folco intorno alla missione del giornalista impegnato a cercare la verità, anche sfidando i rischi della propria professione. Tiziano Terzani. FOLCO: Il mestiere del giornalista veniva preso sul serio ai tuoi tempi? TIZIANO: Sai, erano i tempi eroici del giornalismo prima che il giornalismo, maledettamente distrutto dalla televisione nel suo tentativo di imitarla, fosse stato costretto a diventare spettacolo. In quegli anni si scriveva davvero. Purtroppo la televisione, riducendo i tempi dell attenzione che l uomo riesce ormai a dedicare a una cosa [ ], ha fatto sì che i giornali siano diventati dei contenitori in cui dentro c è di tutto, ma solo per l attenzione di tre minuti, come uno spot televisivo, e in cui tutto si perde nel grande minestrone delle cose che ti arrivano dal mondo. Oggi è impossibile scrivere cose lunghe come si scrivevano un tempo. Allora, qual è la tendenza? Fare spettacolo. Non cercare di andare in profondità. [ ] Questo è un grande svilimento anche della missione giornalistica. Credo infatti che oggi fare quello che facevo io a quel tempo, quello che facevamo noi, sarebbe impossibile perché non c è lo stesso spazio. [ ] Essere giornalista mi pareva una grande e importante funzione e secondo me lo sarebbe ancora se si riuscisse a fare del vero giornalismo. Ma il problema è che tutto si è inquinato. La vicinanza al potere, la necessità della protezione del potere hanno creato una situazione che non è più quella di un tempo, in cui la forza del giornalismo era la sua indipendenza. Sai, una indipendenza anche economica. Quando i giornali dipendono dalla pubblicità, come succede in Italia, e la pubblicità è in mano a chi ha il potere politico, come puoi essere libero? Quando i giornali sono posseduti dalle grandi aziende contro le quali non potrai mai scrivere e che hanno i loro interessi politici, come fai a fare del vero giornalismo? [ ] Il giornalista dev essere uno che è, a suo modo, arrogante, uno che sente di essere libero, di non dipendere dal potere. (Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio, Longanesi, Milano 2006) LEGGI E COMPRENDI 1 Qual è, secondo Terzani, l obiettivo inseguito da molti giornalisti di oggi? 2 Che cosa, soprattutto, limita la libertà giornalistica? RIFLETTI, SCRIVI, SOSTIENI 3 Pensi che oggi i media siano liberi da pressioni e condizionamenti? Leggendo i principali giornali italiani, in versione cartacea e digitale, ti sembra che il pluralismo sia una realtà concreta o ravvisi un certo appiattimento che limita il confronto democratico? Perché, secondo te, l Italia è al 41° posto nella classifica mondiale della libertà di stampa redatta nel 2021? Discuti in classe sullo stato dell informazione del nostro paese. 50 Per fare ricerca Cerca il testo dell art. 11 della Carta dei diritti fondamentali dell Unione Europea, in cui si garantisce che «la libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati .

Classe di letteratura - Giacomo Leopardi
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