Classe di letteratura - Giacomo Leopardi

15 20 25 30 e quindi l uomo non esisterebbe se non provasse questo desiderio. Non ha limiti per estensione perch è sostanziale in noi, non come desiderio di uno o più piaceri, ma come desiderio del piacere. Ora una tal natura porta con se materialmente l infinità, perché ogni piacere è circoscritto, ma non il piacere la cui estensione è indeterminata, e l anima amando4 sostanzialmente il piacere, abbraccia tutta l estensione immaginabile di questo sentimento, senza poterla neppur concepire, perché non si può formare idea chiara di una cosa ch ella desidera illimitata. Veniamo alle conseguenze. Se tu desideri un cavallo, ti pare di desiderarlo come cavallo, e come un tal piacere, ma in fatti5 lo desideri come piacere astratto e illimitato. Quando giungi a possedere il cavallo, trovi un piacere necessariamente circoscritto, e senti un vuoto nell anima, perché quel desiderio che tu avevi effettivamente, non resta pago.6 Se anche fosse possibile che restasse pago per estensione, non potrebbe per durata, perché la natura delle cose porta ancora che niente sia eterno. E posto che quella material cagione che ti ha dato un tal piacere una volta, ti resti sempre (per esempio tu hai desiderato la ricchezza, l hai ottenuta, e per sempre), resterebbe materialmente, ma non più come cagione neppure di un tal piacere, perché questa è un altra proprietà delle cose, che tutto si logori, e tutte le impressioni appoco a poco svaniscano, e che l assuefazione, come toglie il dolore, così spenga il piacere. [ ] E perciò tutti i piaceri debbono esser misti di dispiacere, come proviamo, perché l anima nell ottenerli cerca avidamente quello che non può trovare, cioè una infinità di piacere, ossia la soddisfazione di un desiderio illimitato. 4 l anima amando: poiché l anima ama. 5 in fatti: in realtà. 6 pago: soddisfatto. Le parole valgono logorare Pochi lo sanno, ma il verbo logorare costituisce l esito popolare del latino lucrari, ovvero guadagnare e quindi consumare fino all estremo per trarne un vantaggio materiale. Una risorsa su cui si lucra è destinata, prima o poi, a finire in cattivo stato, a deteriorarsi, come capita inevitabilmente al maglione a cui siamo tanto affezionati e che amiamo indossare in ogni occasione. Riferito a persona, è assai frequente l uso di logorare con valore riflessivo: scrivi due frasi di senso compiuto con il verbo logorarsi. DENTRO IL TESTO L aspirazione umana al piacere Dalla riflessione pacata all enfasi drammatica I contenuti tematici Dalla cultura illuministica e dai filosofi sensisti Leopardi ha ereditato la concezione della vita come ricerca della felicità, raggiungibile attraverso il piacere materiale, legato cioè alla percezione dei sensi. Purtroppo tale ricerca si rivela poi frustrata, irrisolta, negata: il piacere infatti rimane un aspirazione, una chimera irraggiungibile e non diventa mai realtà. Quando sembra che esso sia realizzabile (come nel caso dell agognato possesso di un cavallo, rr. 21-25), l uomo va incontro presto all assuefazione (r. 31) e alla delusione, poiché sperimenta il contrasto insuperabile tra l infinità del desiderio e la finitezza del mondo. Nell aspirazione a una felicità infinita, che non si appaga della soddisfazione concreta e materiale ma anela a una tensione sconfinata, è possibile cogliere invece un influenza del pensiero romantico. Quest aspirazione, che non può essere né eliminata né gratificata, si tramuta così in frustrazione e in un vuoto nell anima (r. 24), destinato a non essere colmato mai. Le scelte stilistiche Il brano presenta una forma argomentativa che evita inutili ornamenti retorici o abbellimenti letterari: del resto, al pari di tutte le altre note dello Zibaldone, anche questa non nasce per essere pubblicata, ma come spunto personale di riflessione. Nella logica del ragionamento filosofico rientra, oltre a una certa tendenza schematica (si veda il ricorso, per due volte, all enumerazione, rr. 9-11), la presenza costante dei connettivi logici e sintattici (Quindi, Ora, Se anche, E perciò). L AUTORE / 41

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