Classe di letteratura - Giacomo Leopardi

Veduta di Recanati. IN BREVE dell affettività e della rassicurazione e, dall altro, di un «luogo dell opposizione, dell estraneità, della castrazione (Bellucci). Decisamente più univoca è l immagine della madre Adelaide, fredda e bigotta, troppo impegnata a curare l amministrazione del patrimonio familiare per riservare al figlio tenerezza e calore materno. Leopardi rivendica che non c è un legame di causa-effetto tra la sofferenza personale e il proprio pensiero. I suoi scritti affrontano temi universali. Dalla soggettività all oggettività Tuttavia, sarebbe profondamente sbagliato risolvere e spiegare il percorso letterario e filosofico del poeta soltanto alla luce della sua difficile esistenza, poiché rischieremmo di semplificare il suo pensiero, negandogli il carattere universale che indubbiamente ha e riducendolo all effetto di una situazione patologica o affettiva personale. Lo stesso Leopardi disapprovava senza mezze misure quanti ponevano in una relazione di causa ed effetto la sua infermità fisica con il suo pensiero, considerando dunque le sue «opinioni filosofiche come il risultato delle [sue] sofferenze particolari : «Prima di morire protesterò contro questa invenzione della debolezza e della volgarità, e pregherò i miei lettori di impegnarsi a confutare le mie osservazioni e i miei ragionamenti piuttosto che a mettere in risalto le mie malattie (dalla lettera al filologo svizzero Luigi de Sinner, 24 maggio 1832). Le angosce esistenziali sono il punto di partenza per svelare con lucidità il destino degli esseri umani. Il dolore personale come esperienza conoscitiva Piuttosto possiamo evidenziare come le angosce della sua vita, in primo luogo dovute alla malattia, abbiano rappresentato per lui una sorta di spinta propulsiva a indagare la condizione di tutti gli esseri viventi in modo radicale e mai consolatorio. Come ha scritto il critico e filologo Sebastiano Timpanaro, la sofferenza «dette al Leopardi una coscienza particolarmente precoce ed acuta del pesante condizionamento che la natura esercita sull uomo, dell infelicità dell uomo come essere fisico . Pessimista non perché gobbo, dunque, ma perché capace di rendere il proprio dolore uno straordinario strumento di conoscenza, quasi (e paradossalmente) un privilegio per demistificare i facili miti con cui l uomo conforta sé stesso e nasconde la realtà del proprio destino. DAI TEMI ai testi: T1 > p. 33 T8 > p. 64 DALLA RIFLESSIONE PERSONALE A QUELLA UNIVERSALE componente autobiografica: l influenza del contesto culturale e familiare e del proprio vissuto personale rielaborazione filosofica dell esperienza soggettiva valore universale del pensiero leopardiano L AUTORE / 25

Classe di letteratura - Giacomo Leopardi
Classe di letteratura - Giacomo Leopardi