Classe di letteratura - Giacomo Leopardi

65 70 75 80 si ritenessero nella vita dal fare ingiustizia e dalle altre male opere.20 Che se io stimassi che Platone fosse stato autore di questi dubbi, e di queste credenze; e che elle fossero sue invenzioni; io direi: tu vedi, Platone, quanto o la natura o il fato o la necessità, o qual si sia potenza autrice e signora dell universo, è stata ed è perpetuamente inimica alla nostra specie. Alla quale molte, anzi innumerabili ragioni potranno contendere quella maggioranza21 che noi, per altri titoli, ci arroghiamo di avere tra gli animali; ma nessuna ragione si troverà che le tolga quel principato che l antichissimo Omero le attribuiva; dico il principato della infelicità.22 Tuttavia la natura ci destinò per medicina di tutti i mali la morte: la quale da coloro che non molto usassero il discorso dell intelletto, saria poco temuta; dagli altri desiderata.23 E sarebbe un conforto dolcissimo nella vita nostra, piena di tanti dolori, l aspettazione e il pensiero del nostro fine. Tu con questo dubbio terribile, suscitato da te nelle menti degli uomini, hai tolta da questo pensiero ogni dolcezza, e fattolo il più amaro di tutti gli altri. Tu sei cagione che si veggano gl infelicissimi mortali temere più il porto che la tempesta, e rifuggire coll animo da quel solo rimedio e riposo loro, alle angosce presenti e agli spasimi della vita. Tu sei stato agli uomini più crudele che il fato o la necessità o la natura. E non si potendo questo dubbio in alcun modo sciorre,24 né le menti nostre esserne liberate mai, tu hai recati per sempre 20 per quella incertezza male opere: la polemica leopardiana, attraverso i neo platonici, si indirizza ai cattolici, che cre dono nella vita eterna e nel premio o nella punizione nell aldilà. Sono temi che ver ranno ripresi nella Ginestra ( T18, p. 112). 21 maggioranza: superiorità. 22 quel principato dico il principato della infelicità: secondo Omero il prima to (principato) che hanno gli uomini ri spetto agli altri esseri è quello della mag gior infelicità. 23 da coloro altri desiderata: anche da chi fa poco uso della propria ragione non sarebbe temuta, da chi ci ha riflettuto sa rebbe addirittura desiderata. 24 sciorre: sciogliere. Raffaello Sanzio, Scuola di Atene, 15081511. Città del Vaticano, Musei Vaticani. L AUTORE / 155

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