Classe di letteratura - Giacomo Leopardi

50 55 60 65 70 75 80 animali? E tu medesimo, tu che quasi un gigante instancabile, velocemente, dì e notte, senza sonno né requie, corri lo smisurato cammino che ti è prescritto; sei tu beato o infelice? Mortali, destatevi. Non siete ancora liberi dalla vita. Verrà tempo, che niuna forza di fuori, niuno intrinseco37 movimento, vi riscoterà dalla quiete del sonno; ma in quella sempre e insaziabilmente riposerete. Per ora non vi è concessa la morte: solo di tratto in tratto vi è consentita per qualche spazio di tempo una somiglianza di quella.38 Perocché la vita non si potrebbe conservare se ella non fosse interrotta frequentemente. Troppo lungo difetto39 di questo sonno breve e caduco, è male per sé mortifero, e cagione di sonno eterno. Tal cosa è la vita, che a portarla,40 fa di bisogno41 ad ora ad ora, deponendola, ripigliare un poco di lena,42 e ristorarsi con un gusto e quasi una particella di morte.43 Pare che l essere delle cose abbia per suo proprio ed unico obbietto44 il morire. Non potendo morire quel che non era, perciò dal nulla scaturirono le cose che sono. Certo l ultima causa45 dell essere non è la felicità; perocché niuna cosa è felice. Vero è che le creature animate si propongono questo fine in ciascuna opera loro; ma da niuna l ottengono: e in tutta la loro vita, ingegnandosi, adoperandosi e penando sempre, non patiscono veramente per altro, e non si affaticano, se non per giungere a questo solo intento della natura, che è la morte. A ogni modo, il primo tempo del giorno suol essere ai viventi il più comportabile.46 Pochi in sullo svegliarsi ritrovano nella loro mente pensieri dilettosi e lieti; ma quasi tutti se ne producono e formano di presente:47 perocché gli animi in quell ora, eziandio senza materia48 alcuna speciale e determinata, inclinano sopra tutto alla giocondità, o sono disposti più che negli altri tempi alla pazienza49 dei mali. Onde se alcuno, quando fu sopraggiunto dal sonno, trovavasi occupato dalla disperazione; destandosi, accetta novamente nell animo la speranza, quantunque ella in niun modo se gli convenga.50 Molti infortuni e travagli propri, molte cause di timore e di affanno, paiono in quel tempo minori assai, che non parvero la sera innanzi. Spesso ancora, le angosce del dì passato sono volte in dispregio,51 e quasi per poco in riso come effetto di errori, e d immaginazioni vane. La sera è comparabile alla vecchiaia; per lo contrario, il principio del mattino somiglia alla giovanezza: questo per lo più racconsolato e confidente;52 la sera trista, scoraggiata e inchinevole53 a sperar male. Ma come la gioventù della vita intera, così quella che i mortali provano in ciascun giorno, è brevissima e fuggitiva; e prestamente54 anche il dì si riduce per loro in età provetta.55 37 intrinseco: interno. 38 una somiglianza di quella: il riferimen to è al sonno, associato tradizionalmen te alla morte. 39 difetto: mancanza. 40 a portarla: per sopportarla. 41 fa di bisogno: occorre. 42 lena: forza. 43 ristorarsi morte: riprendere vigore con un assaggio e quasi una piccola por zione della morte (cioè con il sonno). 44 obbietto: scopo. 45 causa: ragione, motivo. 46 comportabile: sopportabile. 47 di presente: in quel momento. 48 eziandio materia: anche senza una causa. 49 pazienza: sopportazione. 50 se gli convenga: gli si adatti. 51 volte in dispregio: trasformate in og getto di disprezzo. 52 racconsolato e confidente: rasserena to e fiducioso. 53 inchinevole: propensa. 54 prestamente: velocemente. 55 provetta: avanzata. Le parole valgono lena Ci sono parole che sopravvivono nell uso quotidiano quasi esclusivamente in espressioni stereotipate. Lena è una tra queste, superstite ormai solo in un modo di dire ricorrente: «di buona lena , cioè con forza e costanza . In origine, però, con lena si indicava il respiro, il fiato, specialmente quando si accelerava in una corsa faticosa. La parola lena deriva dall antico alenare (oggi diremmo anelare ); non ha alcun legame dunque con il verbo lenire, che invece viene dall aggettivo latino lenis, leggero . Indica il significato di questo verbo e forma con esso una frase di senso compiuto. L AUTORE / 149

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